Precipitati sotto al 2% da subito, e addirittura sotto l’1% nella notte, i montiani di Scelta europea – che sono nella maggioranza di Renzi perfino con un ministero pesante come quello dell’Istruzione – risultano praticamente estinti. Ammutoliti da un risultato che va oltre le più cupe previsioni.Spazzati via come l’imposizione dell’austerity che un intero continente, con esiti diametralmente opposti, ha ripudiato con un pronunciamento univoco.
Ballano sulla soglia invece gli ex An e gli ex Pdl di Fratelli d’Italia. Sarebbero sotto il 4%, anche se di poco. Il loro destino, in ogni caso, è segnato e torneranno alla casa del papi Silvio non appena le circostanze lo consentiranno.
Mentre lo spoglio va avanti, l’unica a veleggiare serena è la Lega di Matteo Salvini, accreditata di un 6,5% di consensi nelle prime proiezioni, risultato tanto più significativo perché ottenuto sostanzialmente gareggiando solo in due circoscrizioni su cinque. A mezzanotte e mezza Salvini esulta in tv: «La Lega quarto partito ha del miracoloso, se l’avessi detto tre mesi fa mi avreste preso per pazzo. La nostra scommessa è cancellare la riforma Fornero, e in Europa ci alleeremo con Le Pen e gli inglesi. L’altra Europa siamo noi: contro l’euro, contro l’immigrazione clandestina».
Percentuali inferiori al 2% infine per tutti gli altri partiti: i Verdi di Green Italia sarebbero intorno all’1,2%, l’Idv attorno all’1%.

Amministrative

Oggi alle 14 intanto cominciano le operazioni di spoglio delle amministrative negli oltre 4mila comuni in cui si è votato sempre ieri fino alle 23 (17 milioni gli elettori coinvolti nel quasi silenzio generale dei mezzi di informazione nazionali). Tra le città capoluogo più importanti, la Firenze post-Renzi e la Bari di Michele Emiliano. Le altre sono Biella, Bergamo e Pavia, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Perugia, Ascoli, Pescara, Potenza, Caltanissetta e Sassari.
Lo scrutinio inizierà con le due regioni al voto: Piemonte e Abruzzo. A seguire i comuni. Abolito per decreto, com’è noto, il turno per il rinnovo dei consigli provinciali.