La notizia che tutti aspettavano arriva alle sei del pomeriggio: l’incendio è quasi completamente domato. Ad annunciarlo, ed è giusto così, sono i Vigili del fuoco, che per due giorni interi si sono dannati l’anima per arginare le fiamme che hanno devastato un migliaio di ettari dei Monti Pisani. Del maxi rogo resta attivo solo un fronte di fuoco, sul crinale verso Vicopisano, ma anche questo è stato messo sotto controllo. Così come non desta più preoccupazione l’altro incendio che si era sviluppato nella notte a pochi chilometri di distanza, nella Valle del Serchio presso Vecchiano, e che ha fatto terra bruciata di una quarantina di ettari di bosco.
Il comunicato ufficiale dei Vigili del fuoco fotografa una realtà che, pur lentamente, fa uscire migliaia di persone dall’emergenza: “Per l’incendio di Calci (quello principale, ndr) l’intervento dei mezzi aerei ha posto sotto controllo le fiamme. Le squadre intervengono per l’estinzione di focolai di ripresa che si manifestano nelle aree già bruciate. Sono in corso inoltre verifiche sulle condizioni di alcuni impianti che utilizzano gpl, e presso le abitazioni che sono state coinvolte dal calore dell’incendio, per favorire il rientro delle famiglie in condizioni di sicurezza”.
A riprova dell’evoluzione, positiva, della situazione, il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, avvisa sui social network i propri concittadini: “Oltre al ritorno a casa degli ‘sfollati’, già avvenuto oggi, domani le scuole saranno tutte aperte”. Quanto all’ultimo fronte attivo del rogo, quello sul lato orientale in direzione di Vicopisano e Buti, la relativa tranquillità dei Vigili del fuoco e delle squadre antincendio è legata al fatto che le fiamme non aggrediscono più le chiome degli alberi, limitandosi a bruciare un sottobosco su cui peraltro Canadair ed elicotteri hanno versato, anche nel corso di questa giornata, autentici fiumi d’acqua.
Nel complesso la battaglia contro le fiamme ha visto impegnati, oltre ai Vigili del fuoco, circa 700 tra operai forestali e volontari, addestrati alla lotta attiva contro gli incendi boschivi in un centro di formazione regionale nel senese. Al tempo stesso sono stati decisivi i cinque Canadair, i due elicotteri della Protezione civile nazionale e i cinque elicotteri della flotta aerea regionale che anche ieri sono entrati in azione dalle 7 del mattino, appena spuntata l’alba.
Intanto vanno avanti le indagini per dare un nome al piromane, o ai piromani, che hanno devastato luoghi di rara bellezza, bruciando almeno un migliaio di ettari di boschi, vigneti e olivete. “Non c’è una lista di sospettati, il fascicolo è ancora contro ignoti”, ha voluto precisare il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Bellafante, al termine di un summit in prefettura. L’inchiesta della magistratura, diretta dal pm Flavia Alemi e condotta dai carabinieri forestali, “procede senza scartare alcuna ipotesi – ha aggiunto il comandante Bellafante – ma al momento non ci si sono sospettati. Naturalmente stiamo acquisendo tutte le informazioni possibili lavorando attraverso il controllo del territorio, identificando persone e sentendone altre, ma non si può dire che vi sia già una lista di persone” che avrebbero appiccato il fuoco.
Tra gli sfollati che sono già potuti tornare a casa ieri ci sono quelli di Montemagno, la frazione di Calci che domina l’intera Val Graziosa. Purtroppo alcune abitazioni, tra quelle più isolate e circondate da bosco e oliveti, sono andate completamente o parzialmente distrutte, mentre per fortuna il nucleo centrale del paese è stato risparmiato dalle fiamme. Nel complesso sono ancora 430 gli sfollati per colpa dell’incendio, nel solo comune di Vicopisano sono 130, anche perché questa è la zona dove il rogo è sotto controllo ma continua, per forza di cose, a far paura.