La copia del manifesto inviata regolarmente alla Biblioteca di Monfalcone è ricomparsa a disposizione di chi vuole leggerla. Una battaglia che dura da anni. Proprio in concomitanza con l’insediamento nel 2016 della sindaca leghista Anna Cisint, erano saltati gli abbonamenti al manifesto e ad Avvenire; assemblee, petizioni, interrogazioni consiliari.

L’abbonamento al manifesto, più volte rinnovato da chi lo riteneva una voce indispensabile al pluralismo, aveva visto la copia del giornale trovare alloggio inspiegabilmente prima nella Casa di Riposo, poi all’Urp, fino allo sgabuzzino dell’emeroteca. Poco/niente disponibile, insomma, tranne insistere per farlo emergere dal retrobottega. Negli ultimi mesi, poi, nuovo blackout: dove finisse il giornale non si era più capito. Non disponibile a chi lo chiedeva.

Nuova interrogazione in Comune, nuove risposte precarie dall’amministrazione. Ma ieri si è fatto un passo avanti: se qualcuno chiede di leggere il manifesto la bibliotecaria di turno lo tira fuori dal pacco della posta e se quel qualcuno, invece di restituirlo, lo dimentica sul tavolone dell’emeroteca ecco che, magari, anche un altro lettore può avvantaggiarsene. La consigliera comunale de “la Sinistra” Cristiana Morsolin ieri ha potuto leggerlo annunciando, soddisfatta, la novità.