È abbondantemente maggiorenne l’ edizione numero ventuno dei Mondiali Antirazzisti e se votasse boccerebbe le timide politiche sull’immigrazione e sull’integrazione portate avanti negli ultimi anni dal centrosinistra. La manifestazione internazionale di sport sull’inclusione razziale, organizzata dall’Uisp, si terrà come ogni anno a Castelfranco Emilia (Modena) dal 5 al 9 luglio, vi parteciperanno circa 200 squadre provenienti da tutta Europa, composte da tifosi e immigrati, quest’anno si segnalano gli ultrà del Manchester United, Dortmund e Olimpique Marsiglia, oltre agli United Glasgow, detentori della Coppa Mondiali Antirazzisti vinta lo scorso anno, composta da ragazzi e ragazze scozzesi e da migranti. A loro si uniranno i Rfc Lyons Ska di Caserta, squadra di richiedenti asilo e volontari e gli Yepp, compagine calcistica composta da ragazzi e ragazze del quartiere multietnico di Porta Palazzo a Torino. Particolare importanza riveste il progetto Goall, cui partecipano squadre di calcio femminili e transgender provenienti dalla Turchia, dal Portogallo, dalla Serbia le FemSlam, dalla Polonia le Aks Zly e Chrzaszczyki (Coleotteri) a testimonianza dell’impegno sul fronte dei diritti dell’Uisp, organizzazione sportiva che ha scelto lo sport per promuovere la lotta contro le discriminazioni e l’omofobia.
CONTRO L’OMOFOBIA
«Quest’anno le ragazze della Brigata della Pace ci hanno chiesto di favorire la partecipazione di squadre femminili e miste impegnate nella lotta contro l’omofobia e il genere sessuale. Lo sport è un diritto di tutti negarlo perché uno è gay, transessuale, nero, profugo o rifugiato significa negare il diritto fondamentale all’esistenza- afferma Daniela Conti da anni impegnata nell’organizzazione della manifestazione- lo sport può sensibilizzare un vasto pubblico di giovani sul tema dei diritti e dell’inclusione. I Mondiali Antirazzisti sono solo il momento conclusivo di politiche che realizziamo ogni giorno sul territorio con l’obiettivo dell’inclusione di donne, ex detenuti, disagiati psichici, rifugiati. Quest’anno anche l’Associazione calciatori guidata da Damiano Tommasi presenterà una squadra mista di calciatori e calciatrici».
VOLONTARI
Duecentocinquanta volontari, sessanta dei quali giovani provenienti da campi di lavoro internazionali aderenti al progetto Yap e a Unet, garantiranno a circa duemila persone di giocare sui campi di Bosco Alberganti. Alla manifestazione aderisce anche l’Unchr. Tra le centinaia di volontari impegnati nella promozione dei Mondiali Antirazzisti il più anziano è Adelmo Cervi di 75 anni, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli Cervi, torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943.
AVVOCATI DI STRADA
I Mondiali Antirazzisti vedranno la partecipazione di una rappresentativa calcistica degli Avvocati di strada di Bologna e altre squadre impegnate nell’attività di recupero sociale come gli operatori della Comunità terapeutica Rupe e quelli di Villa Angeli di Sasso Marconi. Dalla Germania arriveranno i giovani peruviani del  Deportivo U ai quali si uniranno quelli che vivono nelle varie località italiane, accomunati dal tifo comune per l’Universitario, la squadra di calcio più famosa del Perù.
«Preferiremmo che i Mondiali Antirazzisti non esistessero- dice con una punta di amarezza Carlo Balestri- inventore della manifestazione- ma si rendono necessari per dimostrare che in una realtà italiana ed europea, che va sempre più verso la chiusura, erige muri e barriere, l’inclusione razziale è possibile. Vogliamo dimostrare che lo sport e la cultura, insieme alla musica, possono favorire l’ accettazione della diversità e consentirci di vivere insieme pacificamente».
STEFANO LIBERTI
Ogni giorno ai Mondiali Antirazzisti si registra la presenza di un pubblico di circa tremila persone che si divide tra manifestazioni sportive, dibattiti e musica. Quest’anno tra gli ospiti il giornalista di Internazionale Liberti, autore del libro Mare chiuso. una disamina su ciò che è diventato il mare Mediterraneo. Il festival dello sport vedrà partite di calcio no stop, dall’alba al tramonto, tra squadre di 7 giocatori ciascuna, rigorosamente autoarbitrate, nei 14 campi tracciati all’interno del parco di Bosco Albergati. Oltre al calcio, vi saranno 25 squadre multirazziali che si cimenteranno nella pallavolo e 15 squadre nella pallacanestro, inoltre squadre di rugby e dimostrazioni di tchoukball (per il programma completo delle partite, dei dibattiti e dei concerti www. mondialiantirazzisti.org).
CONVOCAZIONI
Tutte le squadre si raduneranno a Castelfranco Emilia il 5 luglio mentre giovedì 6 luglio alle 15 ci sarà la presentazione delle squadre sui campi di calcio e  alle 16 il fischio d’inizio. Le finali, che si disputeranno ai calci di rigore, sono previste sabato 9 luglio alle 20. Quest’anno oltre a Cecile Kyenge, eurodeputata ed ex ministra all’immigrazione, interverrà all’inaugurazione anche Ilaria Cucchi, a testimonianza del fatto che la lotta per i diritti dello sport e dell’inclusione non possono prescindere da altri diritti.