Co-fondatrice dei Tribalistas insieme a Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes, Marisa Monte è probabilmente la più sofisticata e internazionale artista brasiliana, grazie alla capacità di unire samba, jazz e tradizione con i dettami di suoni leggeri senza mai cadere nel mainstream. Portas – il nuovo album pubblicato a ben dieci anni di distanza da O que vocè quer saber de verdade – regala sedici brani di notevole fattura e di potente sentimento. Tante le collaborazioni: Arnaldo Antunes, Seu Jorge, Nando Reis, Pretinho da Serrinha, Dadi, Silva e Pedro Baby, insieme a nuovi artisti come Chico Brown, Marcelo Camelo e Flor. Canzoni ariose – con incastri vocali e armonizzazioni che sconfinano sovente su territori soul – registrate mixate e masterizate, a causa della pandemia da remoto tra Rio de Janeiro, Lisbona, Los Angeles e New York. L’artista brasiliana Marcela Cantuária ha curato l’intero concept visivo dell’album: «Questo progetto alla fine è diventato un dialogo audiovisivo tra due donne contemporanee – spiega Marisa – che hanno prestato la loro sensibilità al servizio dell’arte. Penso che lei sia riuscita a rappresentare sia me che tutte le mie canzoni in queste creazioni. Penso che abbia rafforzato tutte le mie facce e la mia forza espressiva oltre l’immaginabile».