La 24a edizione di Milano Musica, presentata quest’oggi al Ridotto dei Palchi Toscanini del Teatro alla Scala, contraddice quella lagnanza rilevata e subito tagliata via al tempo dell’ del leggendario Requiem da Veniero Rizzardi sul . Infatti, il sodalizio musicale milanese, nei suoi percorsi sulla musica contemporanea, dedica dal 4 al 14 novembre con , un’ampia sezione monografica proprio al compositore e direttore d’orchestra veneziano, che segue la clamorosa edizione dello scorso anno dedicata a Fausto Romitelli e quella del 2013 consegnata alle composizioni di Morton Feldman.

Dunque, tra il e postumo Romitelli e la laconica radicalità feldmaniana, il Maderna, nato nel 1920, musicista europeo a tutto tondo, secondo la felice e ancora piena di futuro definizione di Massimo Mila, sembra agire in una zona di mezzo, di cerniera tra la scuola di Darmstadt (dove morì nel 1973) e i successivi sviluppi della postdodecafonia, soprattutto continentale. Sebbene tutto ciò nella prospettiva di Maderna significa anche ripensare i giganti del passato. Ancora Mila:” Beethoven e Bach, Mozart, Brahms, Mahler, Ockeghem e Monteverdi, Gabrieli, i virginalisti inglesi e i frottolisti italiani del Quattrocento, ch’egli aveva ricreato in amorose trascrizioni”. Forse ed è più di una speranza, nel programma allestito da Cecilia Balestra s’incomincia ad intravedere il “nuovo tempo” di Maderna, auspicato in più occasioni da Mario Messinis.

Ecco il cartellone: 19 concerti, incontri, conversazioni, libri e incontri che s’apriranno il 4 ottobre alle ore 16 nell’inedita performance bandistica di Luca Francesconi, anche nelle vesti di direttore, per Fresco per cinque orchestre nello spazio, brano del 2007 rivisitato per l’Expo e la sera – ore 20 – al Teatro alla Scala per il programma della Filarmonica scaligera diretta da Ingo Metzmacher, violino solista Francesco d’Orazio, che allinea alla Passacaglia di Webern e ai tre pezzi op. 6 di Berg, il Concerto per violino del 1969 di Maderna. Tra i concerti disseminati in più luoghi di Milano – Teatro dell’Arte, Conservatorio Verdi, Auditorium San Fedele, Coro di San Maurizio, Teatro Strehler, Teatro Elfo Puccini e Museo del 900 – si segnalano, vista l’ampiezza del programma (la brossure è scaricabile dall’informatissimo sito dell’Associazione, www.milanomusica.org): il Bach-Ground Perspective, drammatizzazione musicale per clavicembalo e chitarra elettrica con acusmonium (5 ottobre); l’esibizione del leggendario Quartetto Arditti il 14 ottobre con un doppio Berio, Birthwistle e Cadenza da Amanda (1966) di Maderna e un sorprendente La Souris sans sourire di Donatoni.

E infine gli omaggi a Pierre Boulez per i suoi novant’anni (Teatro alla Scala il 2 novembre con i pianisti Pierre-Laurent Aimard e Tamara Stefanovich) e a Helmut Lachmann per gli ottanta. Quest’ultimo dedicatario di un originale lavoro See the sound Viaggio nel suono di Lachenmann, per il suo 80° compleanno Eseguito dal mdi ensemble con Luca Scarzella alla regia video.
Fabio Francione