«Ci risiamo. Un pattugliatore maltese ha invertito la rotta abbandonando un gommone con 150/200 immigrati in mezzo al Mediterraneo». A dare l’annuncio di una nuova imbarcazione di migranti diretta verso l’Italia è il ministro degli Interni Matteo Salvini, che riapre così lo scontro con Malta. «La Valletta aveva preso il coordinamento delle operazioni di soccorso, ma come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati al nostro paese. E’ l’ennesima vergogna, degna di questa Unione europea incapace e dannosa. A Bruxelles sono troppi impegnati a scrivere letterine contro l’Italia per occuparsi di questi problemi», ha detto il leghista.
Un film già visto nei mesi scorsi. E che parte da una dato reale come l’abitudine di Malta di girare la testa quando si tratta di prestare soccorso a un gommone. Resta da vedere adesso, al di là delle accuse, come si comporterà l’Italia verso questa ennesima imbarcazione carica di disperati.

Nonostante il maltempo le partenze di gommoni carichi di migranti non accennano a diminuire. E non solo dalla Libia dirette in Italia, come è stato il caso de gommone con 120 migranti a bordo segnalato domenica dalla nave Mare Jonio della piattaforma Mediterranea alla guardia costiera italiana e libica senza però – stando a quanto spiegato dall’ong – ricevere risposta. I migranti sarebbero stati recuperati durante la notte da un rimorchiatore in servizio presso una piattaforma petrolifera di fronte alla Libia e consegnati alla Guardia costiera di Tripoli che li ha riportati nel paese nordafricano. Stando a quanto affermato dal portavoce della Marina libica, Ayob Amr Ghasem, non ci sarebbero vittime, ma si tratta come al solito di informazioni date senza fornire dettagli, neanche sul luogo in cui i migranti sono stati condotti.

Intanto da Alarmphone, il supporto telefonico dedicato ai migranti, è arrivata la segnalazione di un alto gommone in difficoltà, questa volta a l largo delle coste del Marocco e con 70 persone a bordo, molte delle quali sarebbero morte . «Spagna e Marocco sono state informate ma non hanno disposto alcuna operazione di salvataggio», è scritto nel tweet con cui è stato lanciato l’allerta e nel quale si chiede «l’immediato intervento dell’Europa».

Europa che di fronte alle tragedie del Mediterraneo continua a non reagire, offrendo così il fianco al governo gallo verde per proseguire nella sua campagna contro migranti e istituzioni europee. Ieri a parlare è stato il premier Giuseppe Conte: «La sfida immigrazione è a lungo termine e richiede una risposta strategica, strutturata», ha spiegato. «Ridurre gli sbarchi significa contribuire a scardinare la rete di trafficanti di esseri umani, significa soprattutto ridurre il numero di vittime in mare. Questo governo fin dall’inizio ha sollecitato una risposta complessiva dell’Europa, coordinata ed efficace. Una risposta che ancora fa fatica a farsi strada e a essere attuata, e lo dico anche con un certo rammarico».

Negli ultimi tre giorni sono stati migliaia i migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo nonostante le cattive condizioni del mare, con forti raffiche di scirocco: 850 solo domenica con una ventina di morti le persone soccorse dalla guardia costiera spagnola, i 120 salvati dal rimorchiatore italiano e un altro centinaio presi in carico da Malta. In 82 invece sono arrivati direttamente a Lampedusa.