Jean-Claude Juncker richiama all’ordine l’Austria sull’accoglienza dei migranti: in una lettera inviata al cancelliere socialdemocratico austriaco Christian Kern, chiede a Vienna – che voleva essere esentata dal piano di redistribuzione dei migranti – di sottostare ai suoi obblighi: l’Austria è chiamata per legge a prendere parte alla ripartizione.

La lettera del presidente della Commissione Ue sortisce effetto: il ministro degli Interni Wolfgang Sobotka (popolari) promette di avviare il programma di ricollocamento di 1.900 profughi dall’Italia e dalla Grecia.