Beppe Grillo torna a insistere sull’immigrazione. Fuori ormai da settimane da ogni serio dibattito politico, il leader del movimento 5 stelle è costretto a esternazioni sempre più clamorose pur di continuare ad avere su di sé l’attenzione di quei media che tanto detesta. E per questo non manca di sfruttare anche tragedie come quella delle migliaia di profughi che ogni giorno arrivano sulle nostre coste. Purtroppo per lui, però, inanella solo una smentita dopo l’altra. Così, dopo aver lanciato l’allarme per i presunti rischi di una diffusione di tubercolosi nel nostro Paese, che attribuisce ovviamente ai migranti, e dopo aver parlato di pericoli per quanti vengono a contatto con i migranti, ieri ha dovuto incassare la smentita del ministero della Difesa alle sue affermazioni. «Non abbiamo avuto neppure un caso di tubercolosi» tra agenti e militari che soccorrono i migranti impegnati nell’operazione Mare Nostrum, ha detto il ministro Roberta Pinotti nel corso di un’audizione alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. «Alcuni militari avevano dato una reazione allergica» al test, ha proseguito Pinotti, «ma tutte le verifiche fatte hanno riscontrato che non c’è neanche un caso».

Ieri il comico genovese è tornato alla carica proponendo di disdettare la convenzione di Dublino e di distribuire i migranti in Europa con voli low cost. «L’Italia è sempre stata considerata, piazzata in mezzo al Mediterraneo, la portaerei d’Europa, un posto di accoglienza per chiunque entrasse», è scritto in un post pubblicato sul suo blog e illustrato con una foto di Alfano con la pelle nera e la scritta «Frontex Plus» sulla fronte. «Gli abitanti sono ospitali, il clima è buono, il cibo ottimo e non ci sono regole come nel favoloso Far West. Si arriva per partire il più velocemente possibile. I clandestini in ingresso se possono fuggono verso altri Paesi europei». Da qui l’idea di disdettare la convenzione di Dublino, secondo la quale i rifugiati devono rimanere nel Paese di arrivo, poi di organizzare voli per trasferirli in Europa: «tunisino/Francia siriano/Svezia, pachistano/Gran Bretagna e tutte le altre nazionalità in Germania spese della Merkel». Da notare l’uso del termine «clandestino», impiegato ormai solo dai leghisti e destra razzista, per di più riferito a persone che fuggono da guerre e carestie.

Non a caso al fianco del leader 5 stelle si schiera subito Matteo Salvini. «Adesso anche Grillo s’è svegliato e si è accorto del rischio sanitario. Noi lo diciamo da tempo», ha dichiarato il segretario della Lega. Che torna ad attaccare l’impegno italiano nel mar Mediterraneo e l’accordo per una missione europea siglato la scorsa settimana dal ministro degli Interni Alfano con la con la commissaria europea agli Affari interni Cecilia Malmstrom; «Che sia Mare nostrum o che si chiami Frontex plus non cambia niente, bisogna sospendere subito questa missione».

Un binomio, M5S-Lega, subito messo in risalto dal ministro degli Interni: «Grillo e lega si toccano», ha detto ieri Alfano parlando di «dichiarazioni razziste e xenofobe». «In Italia sta nascendo una nuova, brutta, bruttissima destra», ha sottolineato il ministro, mentre il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, ha accusato Grillo di «speculare sulle tragedie di poveri cristi per ottenere qualche consenso. E’ davvero avvilente – ha proseguito Speranza -, ma da Grillo non viene altro».