Sono stati salvati il 12 giugno dai volontari della Sea Watch a 47 miglia da Zawiya, sono sbarcati dopo 16 giorni, venerdì notte, e solo perché la capitana Carola Rackete ha forzato il blocco imposto dal governo italiano: dei 53 naufraghi, 13 sono stati evacuati per motivi sanitari, in 40 sono adesso nell’hotspot di Lampedusa e non sanno quale sarà il loro destino. Alberto Mallardo è un operatore del programma Mediterranean Hope, della Federazione delle Chiese evangeliche, allo sbarco era tra quelli che hanno prestato assistenza: «Erano stremati, provati sia fisicamente che psicologicamente al punto da sembrare in trance. La...