Improvvisata in poco più di un giorno, il film finito solo alle sette di martedì mattina, era la «premiere» meno cerimoniosa possibile. Niente tappeti rossi, niente star. Eppure è bastato l’annuncio via Twitter, nel primo pomeriggio, che la gente si è messa in fila per ore, lungo la Sesta Avenue e Cornelia Street, nel Village. Alcuni avevano portato le sedie pieghevoli. Fatti entrare frettolosamente, sono arrivati luminari dei salotti progressisti newyorkesi - Amy Goodman, Phil Donahue, Joyce Bear, e Chris Rock. Da un traballante tavolino pieghevole, MoveOn.org distribuiva biglietti premio ai volontari che, il prossimo week end, si sono offerti di...
Visioni
Michael Moore in Trumplandia: Hillary, I Love You
Cinema. Nel rush finale della campagna presidenziale esce a sorpresa il film del regista statunitense. Ma il soggetto vero è mobilitare il voto per Clinton oltre lo spauracchio del candidato repubblicano