A fine giugno tutte le regioni dovrebbero raggiungere la zona bianca: è la previsione del ministro della Salute Roberto Speranza ma anche del Comitato tecnico scientifico. L’incidenza media del Covid in Italia è a 25, 26 casi per 100mila abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio curato da Istituto superiore di Sanità e dal ministero, relativo al periodo 31 maggio – 6 giugno. «Un dato positivo rafforzato dal fatto che tutte le regioni sono comunque sotto i 50 casi per 100mila abitanti» ha spiegato ieri il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa settimanale per illustrare l’andamento dell’epidemia.

Anche gli altri indicatori sono favorevoli: l’indice Rt è a 0,68, con un intervallo di confidenza molto stretto (0,67 – 0,69); tutte le regioni sono classificate a rischio basso tranne la Sardegna, a rischio moderato. La saturazione media dei posti letto sia in terapia intensiva che in area medica è all’8% e comunque in tutti i territori è inferiore al 20%. Calano le persone ricoverate in terapia intensiva: da 1.033 rilevate il 31 maggio siamo passati a 688 l’8 giugno. Nei reparti ordinari siamo passati da 6.482 (31 maggio) a 4.685 (8 giugno). Solo Puglia e Sardegna riportano un’allerta di resilienza. Infine, in tutte le fasce d’età cala l’infezione. Tutti segnali che il virus circola molto meno.

IL MINISTERO, ieri sera, ha pubblicato il rapporto quindicinale sulla circolazione delle varianti. «Fortunatamente in questo momento la variante Delta (prima chiamata indiana), che preoccupa un po’ tutti per i dati che provengono dal Regno Unito, in Italia è ancora contenuta sotto l’1% – ha sottolineato Brusaferro -. C’è una larghissima circolazione della variante Alpha, la vecchia variante inglese, e c’è una circolazione della variante brasiliana, oggi Gamma, che è al 6,26%. La variante nigeriana è contenuta intorno all’1%».

In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.992 contro i 7.424 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (40,3%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,6%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. «Tracciamento, identificazione precoce dei casi, sequenziamento sono ancora molto importanti per contenere piccoli focolai. Le varianti ci sono, più riapriamo più dobbiamo monitorare e contenere» ha concluso Brusaferro.

CAMBI DI COLORE, Speranza in serata ha ratificato il nuovo assetto in vigore da lunedì: «È un’ordinanza importante perché porta in zona bianca circa il 50% dei nostri concittadini». Raggiungono l’area a minori restrizioni in assoluto Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e la provincia autonoma di Trento. Erano già in fascia bianca Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Se il trend in discesa dovesse confermarsi, dal 21 giugno potrebbero aggiungersi Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Bolzano, Sicilia e Toscana. Ultima a unirsi al resto dell’Italia la Valle d’Aosta, che potrebbe tagliare il traguardo il 28 giugno. Intanto, anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha aggiornato la mappa dei colori: Italia quasi tutta in giallo tranne il Molise in verde e la Calabria in rosso.

«IL TASSO DI OCCUPAZIONE dei posti letto all’8% ci segnala la possibilità delle nostre strutture sanitarie di poter ricominciare a occuparsi delle loro funzione ordinarie – ha aggiunto Speranza -. Non dobbiamo mai dimenticare le giornate difficilissime in cui il paese ha contato 700, 800, anche 900 decessi al giorno per il Covid. Ormai da qualche settimana i dati segnalano anche su quel fronte una riduzione significativa: siamo sotto i 100 decessi e questo grazie ai vaccini».

IL MONITORAGGIO dei nuovi positivi Covid ha fatto segnare anche ieri numeri in discesa. I casi sono stati 1.901 su 217.610 tamponi, il tasso di positività è sceso a 0,9%. I decessi registrati sono stati 69, per un totale di 126.924 vittime dall’inizio dell’epidemia. Sempre in discesa i ricoveri: 29 in meno in terapia intensiva per un totale di 597; i ricoveri ordinari sono stati 277 in meno, 3.876 in totale; scendono di 3.773 unità le persone in isolamento domiciliare, 160.766 in tutto. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Sicilia (273) seguita da Lombardia (270), Campania (199), Lazio (169), Toscana (146) e Puglia (140).