Parte da Fs la tornata di nomine del governo Draghi. Si va verso Luigi Ferraris amministratore delegato, Nicoletta Giadrossi presidente. Via Battisti, ad nominato dal governo Lega-M5s.
La scelta arriva dopo un colloquio con il ministro dell’Economia Daniele Franco e dopo un lungo lavoro di valutazione con il coinvolgimento di cacciatori di teste. E sembra preludere a un’altra scelta di discontinuità, alla guida di Cassa depositi e prestiti, attesa nelle prossime ore con la probabile nomina di Dario Scannapieco (Banca europea degli investimenti) come amministratore delegato, al fianco del presidente Giovanni Gorno Tempini confermato dalle fondazioni ex bancarie.
Per l’ad uscente di Cdp, Fabrizio Palermo, che vanta i risultati ottenuti e un diffuso sostegno in maggioranza, a partire dal M5s, potrebbe arrivare l’indicazione al vertice di un’altra partecipata, tanto che circolano anche voci di una staffetta a Invitalia con Domenico Arcuri, inamovibile da 14 anni. Il «metodo Draghi» segna anche il dossier, assai nutrito, delle nomine: decide il premier, in asse con il ministro dell’Economia, dopo un lavoro svolto da società di cacciatori di teste. Delle decisioni vengono informati i leader di maggioranza, ma non trova spazio il “Cencelli” dei partiti, che secondo diverse fonti parlamentari, potrebbero avere più voce in capitolo nella indicazione dei componenti dei cda. Il Movimento 5 stelle, in particolare, va in forte pressing per la conferma di Palermo a Cdp.
È avviato invece a decisione il dossier Ferrovie, società cruciale nell’attuazione del Recovery plan. Con un’assemblea convocata in tarda serata che ha come obiettivo la nomina di Ferraris ad amministratore delegato, un manager di provata esperienza nelle società partecipate, con un passato in Enel, Poste e Terna. Alla presidenza, in un’alternanza di genere che dovrebbe segnare gran parte delle nomine, c’è l’unico nome di Nicoletta Giadrossi, già in Fincantieri.