Dopo le sconfitte nel 2006 e nel 2012, Andrés Manuel Lopez Obrador è il candidato favorito alla presidenza del Messico. 66 anni, già governatore del Df (l’area di Città del Messico), è il candidato della colazione «Juntos haremos historia», di cui fanno parte Morena, Partido del Trabajo e Partido Encuentro Social. Sarebbero intenzionati a votarlo 4 messicani su 10.

Dietro di lui, Ricardo Anaya, 39 anni, che guida la Coalición por México al Frente: ne fanno parte il Pan (partido di centro destra), da cui proviene Anaya, che ne è stato presidente, e il Prd (di centro sinistra).
Tra i suoi slogan, «México en paz», pacificato.

José Antonio Meade, 49 anni, è invece il candidato del Pri, l’ex partito Stato che ha guidato il Paese tra il 1929 e il 2000, e poi nuovamente negli ultimi sei anni con Enrique Peña Nieto. Meade, terzo nei sondaggi, è già stato ministro a partire dal 2001 durante i governi di Felipe Calderón (che è del Pan) e di Peña Nieto.
Due i candidati indipendenti: Jaime Heliodoro, Rodríguez Calderón.