Meretz: non spariremo, Herzog ha bisogno della sinistra
Intervista Parla Mossi Raz, ex leader di Peace Now e candidato per il partito che rappresenta da oltre venti anni l'ala sinistra nel movimento sionista. Colonizzazione ebraica e occupazione dei Territori palestinesi gravano sul futuro di Israele. Difendiamo i diritti degli arabi e di tutte le minoranze
Intervista Parla Mossi Raz, ex leader di Peace Now e candidato per il partito che rappresenta da oltre venti anni l'ala sinistra nel movimento sionista. Colonizzazione ebraica e occupazione dei Territori palestinesi gravano sul futuro di Israele. Difendiamo i diritti degli arabi e di tutte le minoranze
Il “voto utile” non succhia consensi solo all’estrema destra a vantaggio del Likud. Mette di fronte a una scelta decisiva anche gli israeliani che si considerano a sinistra di “Campo Sionista” e che invece potrebbero dare il loro voto a Yitzhak Herzog pur di mandare a casa Benyamin Netanyahu. Il Meretz, la sinistra sionista, rischia di non entrare alla Knesset. Del Meretz, del suo futuro immediato e delle sue posizioni abbiamo parlato con il candidato Mossi Raz, ex leader di Peace Now.
I sondaggi vi danno poco sopra la soglia di sbarramento. Quanto state pagando il “voto utile” a favore di “Campo Sionista”?
Sono fiducioso, gli ultimi rilevamenti ci assegnano tra i quattro (il minimo per l’ingresso in parlamento, ndr) e i sei seggi. Sono contento che “Campo Sionista” stia ricevendo tanti consensi perchè è necessario mandare a casa Netanyahu e la destra. Tuttavia il Meretz è fondamentale per un futura coalizione di centrosinistra, lo sanno anche i leader di “Campo Sionista”.
Pensate di aderire in ogni circostanza a una coalizione capeggiata da Herzog o ponete delle condizioni?
Naturalmente abbiamo delle condizioni, non possiamo partecipare a qualsiasi coalizione anche se a guidarla sarà Herzog. La prima è che il Likud non ne faccia parte, poi che l’esecutivo rilanci subito il negoziato con i palestinesi per raggiungere un accordo fondato sulle linee del 1967 (antecendenti all’occupazione israeliana di Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est, ndr) con Gerusalemme capitale di Israele e Palestina.
Il Meretz pone l’accento sui negoziati con i palestinesi ma questo tema è stato marginale nella campagna elettorale e per esso buona parte dell’opinione pubblica israeliana non sembra mostrare interesse.
Il disinteresse della gente verso la questione palestinese è reale e ha limitato le nostre possibilità elettorali. Il Meretz è sempre stato il partito del processo di pace e non poteva non pagare un prezzo per le sue posizioni. Noi però andiamo avanti, perchè riteniamo che senza lo Stato palestinese non esista una soluzione vera a questo conflitto e in ogni caso la questione non può essere ignorata ulteriormente. Allo stesso tempo il Meretz è impegnato su molti altri temi, come i diritti delle minoranze e delle donne. Non credo che ci sia un altro partito che più del nostro abbia promosso i diritti di tutte le donne israeliane.
Netanyahu ha puntato la campagna elettorale sulla sicurezza e denuncia il possibile accordo internazionale sul programma nucleare iraniano. Qual’è la vostra posizione su questo punto, non dimenticando che Israele è l’unica potenza atomica in questa regione.
Noi pensiamo che tutte le armi nucleari siano negative. Allo stesso tempo abbiamo anche presente che l’Iran non è un Paese pacifista e non promuove buoni rapporti tra gli Stati di questa regione.
La colonizzazione dei Territori palestinesi occupati, i diritti negati a un altro popolo, il militarismo, non sono forse questi i pericoli veri ed immediati di cui dovrebbe preoccuparsi Israele?
Colonizzazione e occupazione senza dubbio gravano sul futuro del Paese.
Ayman Odeh, il leader della Lista Araba Unita, afferma di rappresentare l’idea di un Israele Stato per tutti i suoi cittadini, senza differenze tra ebrei e arabi. Sulla natura attuale e futura dello Stato di Israele qual’è la vostra posizione?
Noi pensiamo che Israele sia l’espressione del diritto del popolo ebraico all’autodeterminazione. Ciò non significa che non possa essere lo Stato per tutti i suoi cittadini. Israele deve essere lo Stato di tutti i suoi cittadini. Quando il Meretz parla di difesa del diritto di cittadinanza guarda in particolare alla minoranza araba. Tuttavia in questo Paese non sono violati solo i diritti degli arabi, perciò lottiamo anche per quelli delle donne, degli omoessuali e di tanti altri. Pensiamo di rappresentare ogni settore di Israele, più di ogni altro partito.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento