Uno degli argomenti principali dei negazionisti climatici riguarda il ghiaccio ai poli. Mentre i climatologi lanciano l’allarme sulla scomparsa dei ghiacciai e lo scioglimento del permafrost, i negazionisti hanno puntato il dito sull’estensione dei ghiacci del polo sud. In effetti, mentre al polo nord il ghiaccio sta sparendo, negli ultimi quarant’anni il ghiaccio antartico è spesso aumentato di estensione. E questo bastava, dal punto di vista dei negazionisti, ad accusare di allarmismo i colleghi più preoccupati. In realtà non c’è alcuna contraddizione tra il riscaldamento globale e l’aumento dei ghiacci antartici: tutti i climatologi seri sanno che è impossibile cogliere tendenze generali osservando fenomeni climatici locali. Ma la fake news dei negazionisti attecchisce più rapidamente di un ragionamento complesso.

A CANCELLARE l’ennesimo argomento fallace dei negazionisti ora ci ha pensato il clima stesso: dopo un effettivo trend di crescita durato dal 1979 al 2014, anche il ghiaccio del polo sud si è ritirato. E lo ha fatto così velocemente da perdere tra il 2014 e il 2017 tutta l’estensione guadagnata nei precedenti trentacinque anni. Sono le conclusioni a cui è giunta la climatologa statunitense Claire L. Parkinson della Nasa, che studia i ghiacci polari sin dalla fine degli anni ‘70 e oggi è una glaciologa molto rispettata. Il suo studio basato su decenni di ricerche è pubblicato sull’ultimo numero della rivista Proceeding of the National Academies of Science. Semplificando molto, Parkinson ha diviso le foto satellitari in quadratini di venticinque chilometri di lato e grazie a un algoritmo di analisi dei dati «conta» quanti quadrati sono coperti di ghiaccio, ripetendo l’operazione mese per mese dal 1979 a oggi.

PER LA SUA ANALISI ha diviso l’Antartide in cinque zone diverse, perché le correnti atmosferiche e la diversa temperatura degli oceani possono condurre a comportamenti climatici distinti. Ma unendo i dati locali, Parkinson ha potuto osservare che, in media, dal 2014 ogni anno è «sparita» dal polo sud una superficie di ghiaccio antartico pari a circa due volte e mezza l’Italia. La stessa Parkinson ammette che è difficile prevedere la tendenza dei prossimi anni: il ghiaccio potrebbe tornare a crescere o continuare a calare, perché il clima è un sistema complesso e complicato. Ma i negazionisti, che hanno sempre ignorato questa complessità, da oggi hanno un alibi in meno.