Le 6 vittime registrate nelle ultime 24 ore segnano il numero più basso dalla fine di febbraio. I contagi sono stati 126 ieri. È un numero ancora relativamente elevato, ma in diminuzione e concentrato in pochi focolai già noti alle autorità sanitarie.

L’analisi dei contatti dei residenti nelle aree dell’ex-Cirio a Mondragone (Caserta) ieri ha fatto emergere altri 23 casi. A Viadana, nel mantovano, il macello Ghinzelli del gruppo alimentare Pini è stato chiuso a tempo indeterminato dopo l’individuazione di 12 casi tra i dipendenti di una cooperativa che lavorava nella struttura. Gli altri 300 operai che vi operano sono stati sottoposti a tampone e i risultati dei test sono attesi per oggi. Nella stessa cittadina erano stati individuati altri 12 casi pochi giorni fa in un salumificio del gruppo Gardani, che però aveva continuato a funzionare.

I casi lombardi di ieri sono stai 78, cioè il 62% del totale nazionale. A Cesena sono invece 5 i cittadini bengalesi risultati positivi, tutti dello stesso nucleo familiare e rientrati da poco dal Bangladesh. Il contagio potrebbe essere avvenuto in aereo e sarebbe legato ai casi registrati a Fiumicino in due ristoranti.

«È necessario aumentare i controlli sui voli internazionali, nelle ultime settimane abbiamo avuto troppi casi dal Bangladesh», ha detto l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato. L’attenzione massima è concentrata sugli aeroporti internazionali, che da domani torneranno ad accogliere voli da Paesi extra-Ue.