State facendo i salti mortali per ridurre o eliminare dalla vostra dieta lo zucchero aggiunto agli alimenti? Fate bene, perché il consumo eccessivo (per l’Oms meglio non superare il 5% delle calorie giornaliere: non più di 25 grammi equivalenti a 5-6 cucchiaini al giorno) è solidamente associato al sovrappeso e all’obesità, alla carie e all’aumento del rischio per altre gravi patologie come diabete e cardiopatie. Non stiamo ovviamente parlando degli zuccheri presenti naturalmente nella frutta matura, nella verdura fresca e nel latte. Si tratta piuttosto dello zucchero addizionato a bevande, sciroppi, succhi di frutta, «cereali» per la prima colazione, fette biscottate, salse e alimenti pronti. Lo zucchero viene spesso aggiunto dall’industria anche a preparazioni che il nostro buonsenso e la pratica di cucina (quando c’è) riterrebbero lontani da questo rischio. Prendete, ad esempio, il «Passato di verdure tradizionale» della Knorr, una multinazionale fondata in Germania nel 1838 e che quasi subito intuì le potenzialità costituite dalle minestre e delle zuppe in scatola destinate soprattutto agli operai delle industrie. Nella confezione del prodotto citato (500 ml, 2 porzioni) troviamo aggiunti ben 8 grammi di zucchero, cioè un cucchiaino e mezzo abbondante. Dunque, ognuno dei due commensali si ritrova nel piatto, sostanzialmente a sua insaputa, poco meno di un cucchiaino di zucchero.

Vi pare una quantità trascurabile? Considerate però che nella stessa giornata potreste aver consumato una bustina di zucchero (5 grammi) in ogni caffè e una porzione di succo di frutta (altri 10 grammi) e che una lattina di bibita gassata (ne contiene circa 40 grammi) può farvi superare da sola il limite del 5% delle calorie giornaliere indicato dall’Oms. Riassumendo: consumando in una giornata una porzione di passato Knorr, tre caffè, un succo di frutta e una bibita si totalizzano circa 70 grammi di zucchero. Quasi il triplo della quantità consigliata. Occhio all’etichetta, dunque, ma probabilmente è meglio preparare da sé la minestra. Avete bisogno dell’elenco degli ingredienti? Fatevi guidare dal protagonista della fiaba La zuppa di sasso, un delizioso racconto che insegna a preparare una minestra squisita con quello che c’è in casa e, contemporaneamente, l’importanza della condivisione e della solidarietà, visto che gran parte degli ingredienti sono offerti dai vicini.