Come fa un’azienda a pagare meno tasse? Semplice. Le paga là dove sono meno salate. E in Europa il luogo prediletto è l’Irlanda. La corporate tax irlandese è circa la metà dell’Ires e dell’Irap italiane. Lo sa bene Ennio Doris, l’uomo che fa cerchi nella sabbia e che fa milioni di euro con il gruppo Mediolanum che controlla insieme alla Fininvest di Berlusconi. Il giochino è noto da molti anni ma adesso il fisco italiano ha chiesto a Mediolanum di pagare 344 milioni di tasse evase, lo si evince dal bilancio depositato della società.

Poco prima di natale, Banca Mediolanum e Mediolaunm Vita si sono viste recapitare accertamenti fiscali che riguardano i bilanci del 2005, 2006 e 2007 per un totale di 323,4 milioni ai quali vanno aggiunti altri 20,8 milioni già contestati nel 2010. Sono atti conseguenti a ispezioni effettuate tra il settembre 2010 e il febbraio 2011. E’ possibile dunque che la somma sia maggiore visto che mancano ancora gli esami sui bilanci successivi al 2007.

Secondo il fisco italiano, il gruppo lasciava in Irlanda la maggior parte dei propri fondi attribuendoli alla controllata Mediolanum International Funds. La triangolazione ha funzionato bene tanto che la percentuale di utile lordo tassato di Mediolanum è stata del 19,6% nel 2005, 21,4% nel 2006, del 23% nel 2007 e addirittura del 15,6% nel 2009, per risalire al 29,9% solo nel 2012. Mediolanum International Funds aveva un utile pari al 74% del totale del gruppo tra il 2005 e il 2007 e il 96% se si considera gli anni che vanno dal 2005 ad oggi. Praticamente quasi tutti gli utili del gruppo sono stati denunciati in Irlanda anche se i guadagni rientravano in Italia come dividendi.

Mediolanum ha risposto definendo la valutazione del fisco «illegittima» ed «errata» ed ha annunciato di voler attivare la procedura arbitrale europea sulle doppie imposizioni. Si tratta di un brutto colpo anche per Fininvest. Mentre Mediaset per la prima volta ha accusato una perdita di 235 milioni e Mondadori ha un rosso da 167 milioni, Mediolanum stava andando bene: ha un utile di 351 milioni nel 2012 e un utile netto nel mercato domestico di 348,6 milioni.

Mediolanum però non è certo l’unica società a cercare di pagare le tasse in Irlanda. Persino Google Italia era stata accusata dal fisco italiano di aver «nascosto» presso la sede europea irlandese, tra il 2002 e il 2006, 240 milioni di redditi e di non aver versato l’Iva per 96 milioni.