Nel Mediterraneo centrale si sono perse le tracce di 13 persone. L’allarme è stato lanciato da Alarm Phone (Ap), centralino che riceve gli Sos dei migranti. Sono partite la sera del 24 dicembre dalle coste libiche di Sabratha, 80 km a ovest di Tripoli, su una barca in vetroresina. Uomini provenienti da Bangladesh, Pakistan e Nigeria. Non sono arrivati a Lampedusa e le condizioni del mare, peggiorate rapidamente, fanno temere il peggio.

«Non abbiamo parlato direttamente con le persone in viaggio – dice Deanna Dadusch, di Ap – Siamo stati contattati da tre familiari distinti, che ci hanno chiamato diverse volte, molto preoccupati». Il 26 dicembre Ap ha inoltrato la richiesta di soccorso alle guardie costiere maltese e italiana, le autorità libiche e Frontex, trasmettendo tutte le informazioni in suo possesso e i numeri di telefono dei migranti, che possono essere usati per i tentativi di localizzazione.

Frontex ha detto di aver effettuato due voli di ricognizione sabato 26, ma senza individuare l’imbarcazione. È sorprendente che l’agenzia europea abbia risposto ad Ap: per molto tempo ha evitato ogni rapporto con le organizzazioni umanitarie. Il cambio di prassi, se confermato, potrebbe dipendere dalle pesanti accuse ricevute di recente per l’operato nell’Egeo, in seguito alle quali alcuni europarlamentari hanno chiesto le dimissioni del direttore Fabrice Leggeri.

Anche la guardia costiera italiana si starebbe occupando della sorte dei 13 dispersi, ma finora non si conoscono maggiori dettagli. «Perché le autorità italiane e maltesi non avviano una missione di ricerca e soccorso?», ha chiesto ieri il deputato Erasmo Palazzotto (LeU).

Nel Mediterraneo l’ultimo naufragio confermato risale ad appena cinque giorni fa: la vigilia di Natale almeno 20 persone hanno perso la vita davanti alla Tunisia. 19 erano donne, quattro incinte. Altre 20 sono risultate disperse. Secondo l’Oim sono almeno 1.100 i migranti morti quest’anno nel Mediterraneo. In media tre ogni giorno. 739 vittime si registrano lungo la rotta centrale, quella che raggiunge l’Italia.