Innalzare are di pace, dirimere ere geologiche, ammansire ire funeste: vivere.
Meditare.
«Meditate, gente, meditate…».
Nel film indiano The disciple di Chaitanya Tamhane (2020) – storia di un cantante di melodie antiche trasmesse oralmente da maestro ad allievo – sono presenti tre scene di gruppo in cui il discepolo si reca in una sala piena di persone sedute nella posizione del loto, schiena eretta e occhi chiusi, che respirano in silenzio davanti al guru: sono uomini e donne, a distanza ravvicinata, nella penombra.

LA SCENA si svolge in tempo reale: per alcuni minuti la macchina da presa indugia da più angolature sui visi e sui corpi immobili che, attraverso la respirazione, cercano – trovandola? – una pace interiore. Lo spettatore diviene parte integrante della sessione, osservatore respirante insieme ad altri sullo schermo, unica differenza: gli occhi aperti. Che sia questo meditare?

Un orientale trasferitosi in Occidente ha messo su un business per americani/europei stressati tenendo conferenze e registrando seminari online (carestosi) che mischiano spiritualità religioni credenze: una voce suadente indica dei mantra – ohm shanti ohm, ram yam ham, etc – da ripetere interiormente, parole calme di ricerca dell’alto sé, musica rilassante, sciabordio di oceano: un’accessibile breve pratica di meditazione. Ogni qualvolta si viene distratti da pensieri, suoni esterni o sensazioni fisiche si deve semplicemente tornare alla ripetizione silenziosa del mantra. Il risultato? Una certa calma diffusa e la precisa convinzione di non esserci riusciti.

Un prato fiorente. Una ragazza orientale incinta in poltrona. Un uomo nei suoi tardi quaranta seduto a gambe incrociate come un monaco tibetano. Una nonna ottantenne ex fricchettona sdraiata gentilmente su un lettino da spiaggia. Un raga indiano per sitar e tabla fluttuante nell’aria calda dell’estate. Un tramonto illumina i partecipanti a una inattesa seduta di meditazione di gruppo. Un «déjeuner sur l’herbe» di Manet remake anni duemilaventi.

UN CARO AMICO tempo fa mi ha detto che, dopo aver girato tutto il mondo alla ricerca, alla fine ha trovato il suo maestro di meditazione dietro casa, al Pigneto, Roma.