È stata la prima elezione sindacale post Brexit. Ma soprattutto post espulsione di Jeremy Corbyn dal Labour party. Ed è finita con l’elezione di Christina McAnea, prima donna a guidare Unison, il sindacato con più iscritti nel Regno unito. Scozzese e già nella segreteria del sindacato finora guidato da Dave Prentis che riunisce oltre 1,3 milioni di lavoratori pubblici in maggioranza donne, McAnea era a capo della divisione dell’Nhs – il sistema sanitario inglese – e appoggerà Keir Starmer e continuerà a finanziare il Labour, come da tradizione per i sindacati inglesi.

La segretaria del sindacato inglese Unison Christina McAnea

I candidati alle segreteria erano quattro, tre dei quali – Paul Homes, Roger McKenzie e Hugp Pierre – esplicitamente appoggiati dalla sinistra del partito laburista mentre Holmes aveva addirittura avuto l’endorsement del regista Ken Loach. McAnea ha prevalso con il 47% dei voti. Come donna si unisce a Frances O’Grady, dal 2013 segretaria generale del Tuc – il Trades union congress, la federazione dei sindacati.
Nei prossimi mesi saranno eletti i nuovi segretari di altri due sindacati molto rappresentativi: lo Unite – il maggior sindacato più grande nel settore manifatturiero, dei trasporti e della logistica – e il Gmb – sindacato dell’industria e del commercio.