Il Milleproghe contiene anche due emendamenti della maggioranza che sospendono per un anno l’obbligatorietà della prova Invalsi e dell’alternanza-scuola lavoro al fine dell’ammissione alla maturità per l’anno scolastico 2018/2019 che comincia in questi giorni. Nelle intenzioni del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ci sarebbe il progetto di tagliare le ore obbligatorie dell’alternanza scuola lavoro, in particolare nei licei (oggi 200). Per i tecnici (400) non c’è ancora chiarezza: le ore potrebbero persino aumentare. Gli studenti che quest’anno non hanno raggiunto il numero di ore previsto dalla legge possono dunque stare tranquilli: potranno partecipare all’esame di maturità. In ogni caso non si parla di un ripensamento del sistema stabilito dalla «Buona scuola» renziana, né di una sua cancellazione.

SUI TEST INVALSI in italiano, matematica e inglese per gli studenti del quinto anno delle superiori obbligatorio alla maturità, vecchio pallino dei riformatori neoliberisti, è previsto lo slittamento di un anno. Ma, in ogni caso, saranno obbligatori per il prossimo, a meno che nel frattempo non intervenga una riforma complessiva. Quella, ad esempio, chiesta da Flc-Cgil che giudica positivamente la proroga e chiede « un generale ripensamento del sistema valutativo e delle prove stabilite dall’Istituto nazionale per la valutazione».

STA PROVOCANDO polemiche l’emendamento all’articolo 6 che aveva stabilito la riapertura delle graduatorie ad esaurimento (GaE) ai docenti che hanno conseguito l’abilitazione entro l’anno accademico 2017/2018. Queste persone avrebbero potuto inserirsi nella fascia aggiuntiva grazie a un emendamento passato nell’agosto scorso su proposta di Liberi e Uguali (LeU). Così non sarà. Ora la situazione si complica per i diplomati magistrali: 7 mila insegnanti rischiano il licenziamento il prossimo giugno, 45 mila la cancellazione dalle GaE. «La retromarcia di M5S-Lega è inaccettabile, tanto più dopo le ripetute promesse fatte in campagna elettorale. La contrasteremo con tutti gli strumenti democratici possibili» sostiene Stefano Fassina (LeU). Tra i dieci emendamenti di maggioranza presentati è previsto anche uno sulle somme della Carta docente, per l’aggiornamento professionale degli insegnanti: non scadono a settembre, ma possono essere utilizzate entro il 31 dicembre.

PREVISTO ANCHE un intervento sul Jobs Act. Un emendamento a firma Buompane e Baldino, amplia gli interventi sulla cassa integrazione (Cigs) a sostegno dei lavoratori. La legge in vigore prevede che nelle aree di crisi industriale è prevista un’estensione fino a un massimo di 12 mesi per il reinserimento occupazionale. Prevista l’inclusione delle aziende che operano in aree interessate da accordi di programma per la reindustrializzazione.

LE REGIONI SONO al lavoro per redigere un testo con una proposta da avanzare al Governo per il Piano delle Periferie. Secondo i componenti M5S della Commissione Bilancio della Camera un emendamento avrebbe sbloccato un miliardo di euro in 4 anni. Il Milleproroghe dovrebbe arrivare in Senato tra il 18 e il 24 settembre. Dev’essere approvato entro il 24 settembre, altrimenti decade.