Giuristi, associazioni, singole personalità scrivono al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché solleciti a un’ulteriore riflessione sulla riforma della Rai approvata nei giorni scorsi. L’appello è stato consegnato ieri al Quirinale.

Al Presidente della Repubblica, che nel 1990 si dimise da ministro in dissenso con la legge Mammì sull’emittenza radiotelevisiva, si rivolgono i firmatari affinché, nella sua qualità di garante della Costituzione, solleciti un’ulteriore riflessione sulla riforma della Rai, ribadendone la valenza di grande questione democratica e culturale che riguarda tutti i cittadini, non solo gli operatori dell’informazione.

D’altra parte, fu proprio il presidente Mattarella, nel suo discorso di insediamento, a sottolineare l’importanza dell’autonomia e del pluralismo dell’informazione quale presidio della democrazia e del rispetto della Costituzione.

La Rai deve quindi tornare ad essere un servizio pubblico, patrimonio di tutti i cittadini, e garantire la libertà di informare ed essere informati.

* Sergio Bellucci, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Francesca Chiavacci, Gabriella Cism, Gabriele Coen, Carlo Cosmelli, Roberta De Monticelli, Giuseppe De Marzo, Tana de Zulueta, Remigio del Grosso, Francesco Devescovi, Domenico Gallo, Dora Liguori, Roberto Mandolini, Ugo Mattei, Tomaso Montanari, Lazzaro Pappagallo, Renato Parascandolo, Piero Pellegrino, Leandro Piccioni, Lorella Pieralli, Enzo Pietropaoli, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Carlo Verna,Vincenzo Vita, Roberto Zaccaria, Gustavo Zagrebelsky.

MoveOn Italia – La Rai ai cittadini, Articolo 21, Associazione Rai Bene Comune – IndigneRAI, Appello Donne e Media, Arci, Associazione Stampa Romana, Assoprovider, Fials – Federazione italiana autonoma lavoratori spettacolo, Giuristi Democratici, Liberacittadinanza, Libertà e Giustizia, Net Left, Sindacato lavoratori della comunicazione CGIL, Snap Rai, Unams.

Per informazioni e adesioni: moveonitalia.wordpress.co