«L’umanità che mostreremo nell’accogliere i profughi disperati, l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di essere umani saranno il modo con il quale mostreremo al mondo la qualità della vita democratica». A dirlo è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al meeting di Cl al via oggi a Rimini. «L’Europa – ha detto il capo dello Stato – ha un compito di grande rilievo perché il dialogo tra le religioni monoteiste può svilupparsi già all’interno delle nostre società, divenute plurali e multietniche». A Mattarella ha risposto monsignor Gian Carlo Perego. «Le parole del presidente della Repubblica richiamano da una parte la necessità umanitaria di accogliere i migranti che si sono messi in cammino – ha detto il direttore della Fondazione Migrantes della Cei -, e dall’altra le cause di questo cammino che sono la guerra, il terrorismo e le dittature. Le sue parole sono un richiamo forte a una responsabilità comune». Monsignor Perego si è poi detto d’accordo con Matterella nell’indicare nel dialogo interreligioso una delle strade fondamentali per la sicurezza. «Come ripetuto più volte da Papa Francesco – ha aggiunto -, è un tema fondamentale» che rischia di essere «incrinato da scontri e conflittualità».