Al termine delle consultazioni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ringraziato i giornalisti nella sala stampa del Quirinale. «Sono entrato – ha detto – solo per salutarvi e ringraziarvi del vostro lavoro e dell’impegno con cui avete informato i nostri concittadini». «Per me – hacontinuato – è stato di grande interesse leggere ogni mattina i giornali stampati o online e la sera ascoltare le cronache e le interpretazioni dei fatti. Questo confronto tra prospettive differenti e opinioni diverse è prezioso per me come per chiunque e ancora una vota sottolinea l’importanza della libera stampa». Un’indicazione a uno dei principi della democrazia costituzionale attaccato dal Conte Uno che ha tagliato il fondo per l’editoria e il pluralismo, e la convenzione con Radio Radicale, è stato colto dal presidente dell’ordine dei giornalisti Carlo Verna che ha ringraziato Mattarella per «le parole precise che rilanciano la funzione essenziale della mediazione giornalistica». «Speriamo – ha aggiunto – di poter ringraziare al più presto il governo che giurerà oggi per un’adeguata attenzione alle questioni dell’informazione. Auspico anche che, con la conferma di Alfonso Bonafede al ministero della Giustizia, non abbia soluzione di continuità il confronto che si è aperto recentemente sull’equo compenso dei giornalisti».L’intervento di Mattarella è stato commentato anche dagli editori della Fieg e dal sindacato dei giornalisti della Fnsi. In una nota congiunta hanno sottolineato che «la stampa per essere libera ha bisogno di essere indipendente. Il governo e il parlamento – hanno dichiarato Andrea Riffeser Monti (Fieg) e Raffaele Lorusso (Fnsi) – devono creare le condizioni affinché ciò resti concretamente possibile, varando misure urgenti ed efficaci di contrasto alla pesantissima crisi economica e occupazionale che attraversa l’editoria giornalistica del nostro paese».