Ancora sangue nelle comunità indigene del Guatemala. I maya kaqchikel di San José Nacahuil accusano le forze governative per «le menzogne» con cui rispondono alle denunce delle comunità, distorcendo i fatti. Questa volta, i fatti si riferiscono a un ennesimo massacro, compiuto la sera sel 7 settembre,alle 23. A San José, nel municipio di San Pedro, dove risiede la più grande comunità maya, ha fatto irruzione la polizia, per identificare e perquisire, alla ricerca di bevande alcoliche. Subito dopo, alcune bande armate a bordo di auto non identificate, hanno seminato il panico nella comunità, devastando e uccidendo. Il saldo è stato di 10 persone morte e 17 feriti, fra questi 2 bambini di 11 anni. Curiosamente – denunciano le autorità della comunità – i comportamenti e il tragitto percorso dagli uomini armati è stato lo stesso di quello tenuto poco prima dalla polizia. Per il governo di Otto Pérez Molina – l’ex generale accusato di violazioni dei diritti umani durante la feroce guerra civile – si è invece trattato di risse tra indigeni.