Sanna Marin ha bucato non solo gli schermi ma anche le pagine dei giornali. La più giovane capo di governo del mondo, e per di più di sinistra, la sinistra socialdemocratica finlandese. Non poteva essere altro che un regalo di Babbo Natale, anche lui finlandese. Per ora vengono esaltate le sue doti, persino il fatto che abbia avuto due mamme, tranne Vanity fair che parla di mamma single.

È sicuramente una bella notizia come hanno fatto notare molti, ancora una volta il nord contro il sud. L’Europa è femmina e l’Italia è maschio, come sostiene Gad Lerner su Repubblica? Sicuramente abbiamo una classe politica retrograda, ma la cultura patriarcale non riguarda solo i politici. E proprio la stampa potrebbe giocare un ruolo importante per emancipare il paese da una cultura misogina e invece basta leggere gli articoli che parlano di violenza sulle donne – che se la sono sempre andata a cercare – per capire quanta strada resta da fare.

Ho letto con interesse il libro di Lilli Gruber «Basta!» (sul potere delle donne contro la politica del testosterone) e se mi sono trovata d’accordo sulle analisi non condivido le conclusioni, perché se a Otto e mezzo ci sono molti volti maschili «perché gli uomini hanno il vantaggio di un ruolo riconosciuto e riconoscibile», Questo ruolo lo garantiscono i media che citano solo loro, invitano solo loro nelle trasmissioni televisive.

Quando dice di votare le donne anche se non ne abbiamo mai sentito parlare, perché, invece, non si fanno parlare?

Sicuramente sono brave quanto gli uomini ma se anche donne con la sua visibilità optano per i maschi già conosciuti e riconosciuti non faremo un passo in avanti. Perché dunque non cominciare proprio da Otto e mezzo a capovolgere il criterio di selezione degli ospiti? Più donne in tv e avremo sicuramente più donne nelle stanze dei bottoni e magari anche in politica.