Il fatto è che il Friuli Venezia Giulia è una regione seria. Intanto le norme di contenimento della pandemia sono quelle rigide che pare di essere rimasti all’austria-ungheria. Più del governo poté il governatore: non si esce da casa se non per urgente necessità e, infatti, niente passeggiate, per nessun motivo e negozi chiusi la domenica salvo giornalai e farmacie. Che, poi, mamma Regione mica se ne sta con le mani in mano: progetta e proclama, inventa ed esibisce, ogni settimana una novità.

Interviste trionfali e titoloni sui giornali: “Mascherine distribuite a tutta la popolazione!” E tu pensavi “Che bravi, le hanno trovate! Solo quei miseri della farmacie continuano a non averne..”. Poi scoprivi che non erano proprio mascherine mascherine ma pezzuole filtranti lavabili con la candeggina. Meglio di niente, ok. E scendevi ogni pomeriggio in portone aspettandoti di trovare nella cassetta delle lettere la preziosa donazione ma la cassetta restava inesorabilmente vuota. Sarà che a Trieste il sindaco non dava notizie da almeno un mese ma almeno sapere chi e come … Poi, dopo un’angosciante settimana con la posta inesorabilmente vuota, ecco ricomparire su fb il sindaco Dipiazza tutto sorridente a dire che lui se ne sta a casa e taglia l’erba del giardino e così si deve fare e si deve avere fiducia e che comunque le mascherine arriveranno a tutti “entro un paio di mesi”. Un paio di mesi?! Un paio di mesi. Avevi smesso di scendere in portone ogni pomeriggio e andavi a fare la spesa, quelle rare volte, indossando una improbabile mascherina, fortunosamente rintracciata in cantina, comprata da un  ferramenta una ventina di anni fa. Tanto al supermercato girava gente addobbata nei modi più fantasiosi: mascherina di cotone a coprire tutta la faccia, carta da forno che pare umida dopo un nanosecondo, sciarpa fino al naso nonostante i 20 gradi e qualche raro incosciente con la faccia di fuori e l’aria colpevole.

Poi venerdì la svolta: Massimiliano Fedriga (il presidente leghista della regione) firma l’ennesima ordinanza restrittiva e si riguadagna i titoli di apertura, i siti online aprono banner fosforescenti, i commenti dei lettori si materializzano a centinaia al minuto: è obbligatorio, per entrare nei negozi di alimentari, indossare mascherina e guanti monouso. Ordinanza dixit.

Mascherina? Ma è una presa in giro? E anche i guanti adesso! Tutto bello, tutto saggio, ma dove trovi ‘sta roba? Che poi con i guanti non hai visto mai nessuno, forse solo un paio di privilegiati a rivolgere occhiate schifate alla plebe intorno e, da un paio di settimane, i lavoratori alle casse dei supermercati ma passa una spesa, passa l’altra, chissà a cosa servono.

Però Fedriga non è un pazzo incosciente, si rende conto della realtà e, si sa, sono i giornalisti che sparano le notizie senza riflettere. Eccolo su fb, rassicurante: no, non è che adesso tutti devono avere mascherine chissà che, basta coprirsi il naso e la bocca, sciarpe, foulard, copricollo o anche solo un fazzoletto, che sarà mai. E poi nei supermercati ci sono i guanti per prendere la verdura, cosa volete di più. Tutto praticamente come prima? Anche no: alcune grosse catene di supermercati hanno già fatto sapere che senza mascherine e guanti di ordinanza non si entra. Molto disordine sotto il cielo del nord est!