Aggiornamento delle 13

Il Pd caccia Marino. In corso una riunione di giunta straordinaria. Il sindaco verso le dimissioni. Nel pomeriggio incontro Orfini-Sel. L’assessore Esposito denuncia la corruzione in Atac: “Nel settore dei trasporti in questi 70 giorni ho visto cose che altro che mani pulite, porterò tutto in procura. Il sindaco deve trarre le sue conseguenze, andare avanti così è impossibile”. Poi lascia capire la possibilità concreto del voto a maggio 2016.

La situazione alle 22 di ieri

«In questi due anni ho speso con la carta di credito messa a mia disposizione dal Comune meno di 20.000 euro per rappresentanza, e nell’interesse della città. È di questo che mi si accusa? Bene, ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma e di non avere più una carta di credito del Comune»: lo annuncia il sindaco di Roma Ignazio Marino dopo una nuova giornata di tensione e polemiche sulle sue spese. La a procura aveva anche fatto sapere che saranno acquisiti gli atti relativi alla carta di credito e la documentazione relativa all’aumento del plafond da 10 mila a 50 mila euro.

Mentre Marino faceva il suo annuncio anche l’ambasciata del Vietnam ha smentito cene di propri diplomatici. Secondo la documentazione depositata in Ragioneria in Campidoglio, Marino aveva dichiarato di aver cenato il 6 settembre 2013 con l’ambasciatore del Vietnam al Girarrosto Toscano al termine di un incontro istituzionale in Campidoglio. Nel Pd cresce il malumore e nel corso della giornata ci sono stati contatti tra Matteo Orfini, presidente dem e commissario a Roma, e Matteo Renzi. Gelido Fabrizio Panecaldo, capogruppo Pd in Campidoglio: «La questione delle note spese riguarda il sindaco, risponderà lui e non il partito».