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Marinaio nave Dattilo suicida durante soccorsi dei migranti

Marinaio nave Dattilo suicida durante soccorsi dei migranti

Immigrazione Imbarcazione si rovescia in Tunisia, due morti e cinque dispersi

Pubblicato circa un anno faEdizione del 13 agosto 2023

Tragedia a bordo della nave Dattilo della Guardia costiera. Un Luogotenente impegnato con l’equipaggio nelle operazioni di soccorso dei migranti nel Canale di Sicilia si è tolto la vita impiccandosi nella sua cabina. Il fatto è avvenuto tre giorni fa ma è stato reso noto solo ieri. Una volta scoperto quanto accaduto, l’equipaggio ha sospeso le attività di soccorso, mentre il team della nave Ocean Viking, della ong Sos Mediterranée, è stato autorizzato a effettuare un maggior numero di interventi: in 48 ore sono state 15 le imbarcazioni che stavano tentando la traversata da Sfax, in Tunisia, verso Lampedusa, soccorse.

La Ocean Viking è arrivata ieri a Porto Empedocle dove ha sbarcato 371 persone prima di riprendere il largo verso Civitavecchia per concludere lo sbarco dei complessivi 623 migranti che ha a bordo. La nave della ong era stata dirottata su Porto Empedocle per sbarcare parte dei profughi salvati perché, con 623 persone a bordo, non era nelle condizioni di arrivare in sicurezza fino a Civitavecchia.

Nonostante il lavoro delle navi della Guardia costiera e delle ong, nel Mediterraneo si continuano purtroppo a registrare naufragi. L’ultimo è avvento ieri quando un’imbarcazione con a bordo venti tunisini che stavano cercando di raggiungere ’Europa dopo essere partiti dalla città di Gabès, nel sud-est del Paese, si è rovesciata durante la navigazione. Il bilancio parla di due vittime e cinque persone disperse. A riferirlo è stata la Guardia nazionale in un comunicato, precisando che il naufragio è avvenuto «attorno alle 2 di notte a 120 metri dalle spiaggia» e che i corpi rinvenuti sono quelli «di un giovane di 20 anni e di un neonato». Nella nota riportata dalla France presse le autorità hanno riferito di 13 persone tratte in salvo e di operazioni ancora in corso ieri per la ricerca di eventuali altri sopravvissuti.

Proseguono anche gli sbarchi a Lampedusa. Sull’isola più grande delle Pelagie ieri sono arrivate 495 persone a partire dalla mezzanotte di ieri. Gli ultimi 113 migranti sono sbarcati sull’isola dopo che le motovedette della Guardia di finanza hanno agganciato 5 barchini salpati, a dire dei tunisini e siriani che erano a bordo, da Chebba, Kerkennah, Monastir, Jbeniand e Gabes. Sugli ultimi barchini c’erano da un minimo di 13 ad un massimo di 31 persone che hanno pagato, per la traversata, da 2000 a 6000 dinari tunisini.

Gli ultimi arrivi vanno a sommarsi ai 1.232 migranti arrivati venerdì con 34 approdi. All’hotspot c’erano ieri 2.610 persone ma in serata si è svolto un primo trasferimento di circa mille persone. I paesi di origine dei migranti sono Burkina Faso, Congo, Costa d’Avorio, Guinea, Liberia, Mali e Senegal.

Sbarchi anche a Pantelleria dove ieri sono arrivate più di 250 persone. Gli sbarchi sono avvenuti in prevalenza in località Scauri o con recuperi in mare da parte della GdF e della Capitaneria di Porto. La maggior parte dei migranti arrivati è di origine tunisina, tra cui circa una ventina di donne e quasi cento minori.

Infine la nave Life Supporto di Emergency venerdì ha tratto in salvo 76 persone a bordo in acque internazionali in zona Sar Maltese. La barca in legno e lunga 12 metri, era partiti dalla Libia tra Tripoli e Zuwara alle 22 di giovedì. Era stata segnalata nel mattino prima da Seabird 2 di Sea Watch, poi da MRCC (Maritime Rescue Coordination Centre) italiano e infine via Vhs dal canale 16, ed è stata individuata intorno alle 17.3. A bordo 7 donne e 24 minori, di cui 12 non accompagnati. Una bambina che ha intrapreso il viaggio insieme alla famiglia aveva solo 7 mesi.

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