Nella provincia di Viterbo, che ha fatto recentemente notizia per le violenze di genere e per gli episodi di cronaca nera, c’è chi prova ad accendere i riflettori – e la riflessione – sul tema dei diritti attraverso la cultura e il confronto pubblico. «Diritti contesi» è infatti il filo conduttore della prima edizione della rassegna culturale «Margini», organizzata dall’Associazione Le città invisibili in collaborazione con il Polo Museale del Lazio presso il Palazzo Farnese di Caprarola (Viterbo) nei giorni 17, 18 e 19 maggio.

Una rassegna che si pone un duplice obiettivo: portare in quella particolare periferia, non soltanto geografica, chiamata «provincia», i grandi temi e alcuni dei protagonisti del dibattito contemporaneo e dotare la periferia stessa di strumenti di analisi per avere una propria visione del mondo. Il titolo della rassegna, «Margini», prende vita da questa consapevolezza.

L’iniziativa è articolata in tre incontri, che si terranno all’interno della Sala di Giove del Palazzo Farnese, fulcro della diplomazia pontificia del XVI secolo. Significativamente, la rassegna si aprirà sul tema della violenza di genere e delle possibilità di riscatto delle donne. A questo primo incontro, previsto per venerdì 17 maggio alle 17, parteciperanno studiose della Società italiana delle storiche (tra cui la presidente Simona Feci), rappresentanti istituzionali, ricercatrici e attiviste.

La rassegna continua sabato 18 maggio, sempre alle 17, con Luigi Manconi che ripercorrerà il suo impegno politico e umano a difesa dei diritti, intervistato dalla scrittrice Federica Graziani. Manconi parlerà del caso Cucchi, del suo più recente impegno a tutela delle organizzazioni che salvano le vite nel Mar Mediterraneo e di come questi singoli casi siano diventati occasioni di presa di coscienza e di mobilitazione collettiva.

L’iniziativa si chiude domenica 19 maggio alle 10.30 con un approfondimento su tematiche internazionali e sullo stato della democrazia nel Vecchio continente in vista del cruciale appuntamento delle elezioni europee. La posta in gioco è proprio l’Europa, sospesa tra democrazie, populismi e nazionalismi e terra di conquista per interessi stranieri. Riuscirà l’Europa a mantenere le sue fondamenta democratiche? Ne discuteranno, tra gli altri Lucio Caracciolo e il sociologo Manuel Anselmi, moderati dal giornalista esperto di esteri Giuliano Battiston.