Fine settimana di votazioni a Montecitorio sulla legge di stabilità. Si comincia oggi alle 15.15 con le dichiarazioni di voto: il governo ha posto la questione di fiducia su tutti e tre i maxi emendamenti in cui è stata riorganizzata la manovra. Ci vorrà tutto il pomeriggio e gran parte della serata, a meno che qualche gruppo non decida di rinunciare ad intervenire su uno degli articoli o di accorpare tre interventi in uno. Altrimenti la conclusione dei lavori, oggi, è prevedibile per le 23.00.

La conferenza dei capigruppo ha deciso di convocare l’aula anche per domani, domenica, con l’obiettivo di varare la finanziaria e girarla al senato entro lunedì. Per questo domenica si comincerà alle 9.30 del mattino con le votazioni sugli ordini del giorno, per poi passare alle dichiarazioni di voto e al voto finale sulla legge di stabilità. La sessione di bilancio prevede però anche l’approvazione della nota di variazione e dunque non è escluso che il voto definitivo possa arrivare lunedì mattina. Non più tardi, perché l’intenzione del governo è quella di aprire la sessione di bilancio a palazzo Madama già martedì prossimo 2 dicembre, cioè il giorno stesso in cui in aula arriverà la contestata delega lavoro. Sulla quale, peraltro, il governo dovrà verosimilmente porre ancora un’altra questione di fiducia, per non rischiare il voto contrario di un numero determinante di senatori della minoranza Pd. Pericolo che invece non corre sulla finanziaria.

La minoranza del Pd ha infatti dichiarato in anticipo che voterà a favore della legge di stabilità, malgrado la giudichi, parole di Stefano Fassina, «inadeguata, restrittiva, recessiva e regressiva». Con le consuete sfumature, le variegate sinistre interne del partito democratico hanno deciso di puntare sulle commissioni del senato per strappare qualche modifica alla legge, in particolare per aggiungere risorse agli ammortizzatori sociali per i precari, bloccare di nuovo l’aumento della contribuzione previdenziale per le partite iva, alleggerire l’aumento della contribuzione sull’anticipo del Tfr.