Ci sono ancora rischi di «rigurgiti» antidemocratici – come indicano tanti recenti episodi avvenuti in Europa – che rendono necessario mantenere in vigore la legge Scelba che vieta la ricostituzione del partito fascista e gesti come il saluto romano. Lo sottolinea la Cassazione che ha condannato due neofascisti per i gesti del ventennio. I supremi giudici, infatti, hanno confermato la condanna per due simpatizzanti di Casapound – che a un raduno neofascista avevano salutato a braccio teso urlando «presente» – rilevando che «nulla autorizza a ritenere che il decorso di ormai molti anni dall’entrata in vigore della Costituzione renda scarsamente attuale il rischio di ricostituzione di organismi politico-ideologici aventi comune patrimonio ideale con il disciolto partito fascista o altre formazioni politiche analoghe». «L’esigenza di tutela delle istituzioni democratiche non risulta, infatti, erosa dal decorso del tempo e frequenti risultano gli episodi ove sono riconoscibili rigurgiti di intolleranza ai valori dialettici della democrazia e al rispetto dei diritti delle minoranze etniche o religiose», scrive la Prima sezione penale della Cassazione nella sentenza 37577 (presidente Arturo Cortese, relatore Raffaello Magi).
Mantenere il divieto per il saluto fascista
Cassazione. Ci sono ancora rischi di «rigurgiti» antidemocratici – come indicano tanti recenti episodi avvenuti in Europa – che rendono necessario mantenere in vigore la legge Scelba che vieta la ricostituzione […]
Cassazione. Ci sono ancora rischi di «rigurgiti» antidemocratici – come indicano tanti recenti episodi avvenuti in Europa – che rendono necessario mantenere in vigore la legge Scelba che vieta la ricostituzione […]
Pubblicato 10 anni faEdizione del 13 settembre 2014
Red. Int., ROMA
Pubblicato 10 anni faEdizione del 13 settembre 2014