Il Senato ha dato il via libera definitivo alla «manovrina» con 144 sì, 104 no e un astenuto. Il voto di fiducia al governo ha autorizzato un intervento su deficit di quest’anno di circa 3,1 miliardi, di cui 2,8 miliardi da nuove entrate e 300 milioni dal taglio della spesa, pari a 0,2 punti del Pil, l’indebitamento passa dal 2,3% al 2,1%. Per gli anni successivi le maggiori risorse reperite andranno come «acconto» per bloccare l’aumento dell’Iva previsto dalla clausole di salvaguardia. Dei 19,6 miliardi l’anno che servono, ne vengono trovati 3,8 miliardi per il 2018, 4,4 miliardi per il 2019 e 4,1 miliardi per il 2020.

Alle misure iniziali, come l’estensione dello split payment e l’incremento delle tasse su tabacchi e giochi, sono state aggiunte la web tax e la sostituzione degli studi di settore con gli indici sintetici di affidabilità fiscale e la creazione della «tassa Airbnb». I portali per gli affitti brevi dovranno diventare «esattori», e riscuotere la cedolare secca sugli affitti (21%) da parte dei proprietari di casa, da applicare ai periodi in cui le abitazioni risultano occupate. Oltre alla misura sui nuovi voucher, che ha creato qualche problema alla maggioranza per l’opposizione di Mdp, la manovra contiene un pacchetto di misure per aiutare le zone colpite dagli ultimi eventi sismici. Il decreto legge prevede lo stanziamento dei 600 milioni necessari ad Alitalia per evitare la chiusura e stabilisce la fusione tra Anas e Ferrovie dello Stato. È stato chiarito che il ministro dell’Economia trasferisce le azioni di Anas a Fs «entro trenta giorni dal verificarsi» delle condizioni poste dal riordino societario. Nel decreto sono state introdotte alcune puntualizzazioni circa le procedure di sospensione, per due anni, del pagamento della concessione delle autostrade A24 e A25 (Autostrada dei Parchi) accordata dal Governo al concessionario in cambio dell’impegno a mettere in sicurezza antisismica l’intera infrastruttura.
Per gli stadi prevista la possibilità di costruire alloggi di servizio negli impianti sportivi con oltre cinquemila posti e nel limite del 20% della superficie utile. I nuovi locali non dovranno avere carattere residenziale ma saranno esclusi dal conteggio degli oneri di urbanizzazione dovuti all’Amministrazione locale. Altra novità è la reintegrazione dei poteri di vigilanza dell’Anac sui contratti, ridotti con la correzione del Codice degli appalti.

Arrivano il fondo per il funzionamento dei sistemi bibliotecari locali, con la dotazione di un milione, e il fondo per la statizzazione e razionalizzazione degli istituti superiori musicali e delle accademie delle belle arti (43 milioni di euro). Incremento delle risorse per 15.100 insegnanti, che da «organico di fatto» diventeranno «organico di diritto». Le somma destinata al personale a tempo indeterminato viene incrementata di 40,7 milioni per quest’anno che salgono oltre 130 milioni negli anni successivi per arrivare a 184,7 milioni dal 2026 in poi. Le assunzioni saranno suddivise tra le graduatorie di merito (8.698 docenti) e le Gae (6.402 docenti). È stato inoltre incrementato di 58 milioni il fondo per il diritto al lavoro dei disabili, mentre la cassa integrazione guadagni straordinaria per le imprese nelle aree industriali in crisi è stata prorogata fino a un massimo di 12 mesi. Addio alle monetine da uno a due centesimi. Dal primo gennaio 2018 sarà sospeso il conio, quelle vecchie continueranno a circolare. Sono state infine precisate le caratteristiche che devono avere determinate attività lavorative per accedere all’Ape social. Viene autorizzata la spesa per consentire di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per i giornalisti dipendenti di aziende in ristrutturazione o riorganizzazione per crisi aziendale.