Allargamento dell’Ape social, estensione della web tax all’e-commerce, stretta sulla durata dei contratti a termine da 36 a 24 mesi e stop all’aumento da 4 a 8 mensilità dell’indennità per i licenziamenti senza giusta causa. Sono gli emendamenti alla manovra ai quali lavorano maggioranza e governo. Contro la stretta sui contratti a termine, motore della crescita del precariato attuale, si sono espressi Vincenzo Boccia (Confindustria) e il ministro dello sviluppo Calenda. Per quest’ultimo la norma – tra l’altro inadeguata per il fine che si propone – rischia di «ingessare il mercato del lavoro».