Legge di bilancio approvata definitivamente e decreto dell’ultimo minuto per risolvere il pasticcio sui fondi per il taglio al cuneo fiscale sul lavoro. A poco più di ventiquattr’ore dalla scadenza che avrebbe portato all’esercizio provvisorio, il senato ha approvato la manovra da 40 miliardi in via definitiva, confermando la fiducia al governo con 156 voti a favore e 124 contrari.
Qualche ora più tardi è arrivato il decreto legge ha risolto l’errore sul taglio del cuneo. «Si è trattato di una correzione che ha creato un allarme eccessivo e che non sopravvaluterei», ha commentato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Per il titolare del Tesoro, la manovra è «ambiziosa, fortemente espansiva, orientata alla crescita, al lavoro, alla coesione» e «si prende cura dell’Italia per accompagnarla fuori dalla crisi».
Il provvedimento vale 40 miliardi. Fra le misure, l’assegno unico universale per le famiglie con figli, l’«anno bianco» per gli autonomi con l’esonero dai contributi per il 2020 e i fondi per assumere medici e infermieri in funzione della vaccinazione a tappeto anti covid. C’è poi l’ampio capitolo bonus con l’estensione al 2022 di quelli al 110% sulle ristrutturazioni edilizie e la proroga degli incentivi auto. Ma anche quelli per mobili, occhiali, per i filtri dell’acqua, per i rubinetti. Tanto che le opposizioni hanno parlato di manovra zeppa di «mance» e «favori». «Concordo – ha risposto sarcastico il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – è un collage di favori a sostegno della sanità, delle famiglie, del lavoro».
Sul percorso – correzioni solo in commissione Bilancio alla Camera, poi fiducia in entrambi i rami del Parlamento – più di un’obiezione è stata sollevata anche dalla maggioranza: «Dobbiamo evitare che ciò che è legato ad una emergenza diventi poi consuetudine e crei precedenti», ha detto in aula il senatore del Pd Luigi Zanda, che poi è stato citato sia negli interventi delle opposizioni.
Nel passaggio in Commissione alla manovra sono stati aggiunti diversi tasselli, come quelli su superbonus, incentivi per le auto e anno bianco. «L’iter parlamentare – ha commentato Gualtieri – consegna al paese un ampio pacchetto di misure rafforzato rispetto al già solido impianto iniziale».
Sul fronte lavoro le modifiche hanno allargato e semplificato i contratti di espansione: scivolo per i lavoratori che si trovano a 5 anni dalla pensione di vecchiaia o anticipata che viene esteso anche alle imprese con oltre 250 addetti (per quelle sopra i mille c’è il vincolo a fare un’assunzione ogni tre uscite, ma ci sono altri dodici mesi di sconto Naspi, oltre ai canonici 24 mesi).
Archiviata la manovra, il governo è al lavoro per definire il Piano con cui verranno spesi i miliardi del Recovery fund e si prepara a un nuovo scostamento, a inizio anno, per finanziare nuovi interventi a favore delle categorie economiche che più stanno pagando la crisi legata alla pandemia: ci sarà un Ristori cinque.