Mentre tarda ad arrivare una presa di posizione ufficiale della presidente argentina, Cristina Kirchner, sulla morte di Margaret Thatcher, la militanza di base del governo che più di ogni altro si è dannato per negoziare con la Gran Bretagna la restituzione delle isole Falkland, rompe gli indugi: «Se esiste un Dio, la Thatcher finirà all’inferno». Leader «amica della Colombia», secondo il suo presidente, Manuel Santos, «stimatissima dal popolo paraguaiano», stando alle parole del governo locale, l’ex primo ministro inglese è invece considerata un nemico giurato dalla nazione argentina.

Per Luis D’Elia, uomo simbolo dell’impegno popolare del kirchnerismo nei quartieri poveri, nonché professore noto per il gusto forte anti-imperialista, «la Thatcher fabbricò personalmente l’incidente Malvinas per nascondere la crisi economica che colpiva la Gran Bretagna». Una versione della storia secondo cui l’Argentina invase legittimamente le isole e che fu poi la potenza coloniale britannica, da lei comandata, a decidere la risposta armata e a diventare responsabile del suo tragico epilogo: 632 vittime, per lo più argentine.

«Fu socia di Reagan in una politica che privò i due terzi dell’umanità della sussistenza e durante la guerra diede l’ordine di affondare il Belgrano (una corrazzata argentina colpita fuori dal teatro bellico). Per questo, il nostro popolo non dimenticherà mai la sua prepotenza militare e la sua intransigenza. Se esiste un Dio, probabilmente lei andrà a finire all’inferno». Una posizione ferma quella di D’Elia, a cui però aderiscono a poche ore dalla notizia, anche migliaia di connazionali: «Muriò Margaret Tatcher» diventa subito il trending topic del Twitter locale, un tema associato in gran parte ad acronimi come «hdp», che abbreviano quel «hija de puta» che ormai comprendiamo anche in Italia.

Tuttavia, molti argentini ritengono che, se la conquista delle Malvinas fu un’idea della sinistra peronista degli anni’70, la decisione di invaderle fu della dittatura militare, che un decennio dopo volle calmare con il patriottismo un popolo affamato e malcontento. «Furono i nostri militari ad attaccare», dice un comune cittadino intervistato in radio, ricordando quando Maggie arrivò alle Falkland in elicottero e, al termine della guerra, disse: «Sapevamo che cosa dovevamo fare, siamo partiti e lo abbiamo fatto. La Gran Bretagna è di nuovo grande».