Scuole chiuse, allagamenti, fiumi sul livello di guardia, soccorsi e evacuazione di centinaia di persone a Ponsacco, Cecina, Volterra, San Miniato. La Toscana ieri è stata sconvolta dal maltempo. Le più colpite sono state le province di Firenze, Prato e Pisa. L’immagine più chiccante della giornata è stata quella del crollo di un tratto delle mura medioevali di Volterra, in provincia di Pisa. Trenta metri spazzati via dalla forza della pioggia. Il centro storico di questa meravigliosa città ieri sembrava bombardato. Una voragine si è aperta in via Lungo le Mura, da piazzetta dei Fornelli. I residenti sono stati trasportati negli alberghi. «L’Arno a Pisa non fa più paura, anche se la situazione resta di massima attenzione» ha detto il prefetto di Pisa Francesco Tagliente. L’emergenza è lentamente rientrata e i ponti sul fiume sono stati riaperti. In 24 ore la pioggia caduta sull’appennino pistoiese, lucchese e pratese ha raggiunto i 170 millimetri, fino a toccare i 200 mm nelle ultime 36 ore. Il centro-nord del paese è stato messo sotto assedio ieri dal maltempo. Ci sono state abbondanti nevicate sulla montagna veneta. Un black out si è registrato in Cadore nel bellunese dove 31 mila utenze sono rimaste senza elettricità. Nei prossimi giorni la protezione civile prevede nevicate tra i 2,5 e i 3 metri. «Non è più tollerabile il forte ritardo delle politiche di manutenzione del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico – ha detto Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera – C’è bisogno di un piano nazionale di prevenzione del rischio e la messa in sicurezza del territorio e una revisione del patto di stabilità per creare migliaia di cantieri e ridurre la disoccupazione». «Stiamo seguendo le emergenze che si sono sviluppate attorno a Roma e Pisa», ha detto il premier Enrico Letta al termine del Consiglio dei ministri di ieri. Il maltempo continuerà nel weekend su buona parte del Paese, con piogge diffuse sulle regioni centrali e fenomeni più persistenti e intensi sull’area ionica e sulle regioni nord-orientali.