La quinta edizione della Maker Faire Roma 2017 – la più grande kermesse europea incentrata sulle innovazioni tecnologiche e digitali, che si terrà alla Fiera della capitale dal 1 al 3 dicembre – avrà quest’anno come tema centrale l’impresa 4.0, basandosi su un approccio pratico e un linguaggio chiaro, così da facilitare la comprensione di tutti i visitatori. Delle mille proposte arrivate dalla call sono stati scelti quattrocento progetti che saranno presentati in fiera. Gli argomenti affrontati sono vari: si va dall’internet delle cose – IoT, alla manifattura digitale, l’agricoltura 4.0, il food, ma anche alla sensoristica, la mobilità smart, il riciclo e riuso, l’edilizia sostenibile, la robotica, la domotica, realtà virtuale e aumentata, salute e benessere, scienze, disabilità e biotecnologie.

I SETTE PADIGLIONI messi a disposizione verranno destinati ciascuno a un tema specifico. Move è dedicato ai droni volanti, acquatici e terrestri,senza escludere biciclette e soluzioni innovative per la mobilità urbana, mentre Life/Robots si concentrerà sulla vita in tutte le sue forme, salute, qualità, energia e sport. Interaction focalizzerà l’attenzione sull’elettronica, domotica, giochi, ma anche wearable e scienza. Fabrication guarderà alla manifattura, agli artigiani digitali, stampanti 3D, moda, riciclo e riuso. Young makers è invece il programma per le scuole e giovani maker, prevedendo un’area kids con workshop. C’è poi un settore interamente imperniato su agricoltura, cibo, giardinaggio, musica e arte (Food/Music/Art). Infine, Light&Darkness, spazio pensato per progetti artistici luminosi.
Quest’anno la fiera si arricchirà di contest come My Sustanaible City sul tema della mobilità dei centri urbani, ma anche Make to Care per trovare soluzioni per persone affette da qualsiasi disabilità, o Play it Easy dove si ragiona sui dispositivi tecnologici utili a incrementare la partecipazione alla pratica sportiva.

«IL MODELLO PRECEDENTE del Mfr, come quello californiano, non si è sviluppato come lo avevamo immaginato – ha affermato il curatore Massimo Banzi – A Roma abbiamo cercato di trovare una connessione tra i maker e le imprese. Così come è possibile che i makers si trasformino in una azienda, è vero anche che le Pmi sfruttano le logiche dei maker per innovare. Siamo allo stesso numero di visitatori della Mf della Silicon Valley e rappresenta uno dei più grandi eventi in Europa. La differenza con la Fiera di Lisbona consiste nel fatto che tutte le attività hanno supportato l’evento, anche i negozianti di vestiti. Roma si deve rendere conto che la manifestazione ha una rinomanza mondiale, è qualcosa che va interiorizzato e veicolato come segnale verso l’innovazione».
Da non perdere le due giornate del 25 e 26 novembre. Nel Tempio di Adriano si svolgerà The Big smart Hack 4.0, dedicato ai temi della Smart City, energia rinnovabile, Big data, tecnologia IoT e tecnologie innovative, in cui maker e startupper si sfideranno per sviluppare applicazioni in grado di migliorare i aspetti della vita quotidiana di milioni di persone.