George Balanchine, Jirí Kylián, William Forsythe, Andonis Foniadakis. Artista ospite Sylvie Guillem. Un programma strepitoso in cartellone dal 10 al 13 giugno prossimi al teatro Comunale di Firenze con la Compagnia MaggioDanza diretta da Francesco Ventriglia. Titoli annunciati: I quattro temperamenti, gioiello di Balanchine su musica di Hindemith, pezzo sofisticato sulla differenze qualitative degli umori del movimento; Sechs Tänze, il Settecento e lo spirito brioso di Mozart in sei danze di Kylián che hanno fatto storia; Steptext di William Forsythe, energia allo stato puro di un maestro assoluto della danza del Novecento; Les Noces del greco Foniadakis, musica di Stravinskij per la rivisitazione di un capolavoro del primo Novecento che si è aggiudicata uno dei premi dell’accreditato giornale di settore Danza&Danza insieme a Francesco Ventriglia, premiato per il suo lavoro di direttore della compagnia fiorentina. Tutto meraviglioso, compreso il fatto che un’étoile internazionale qual è Sylvie Guillem, rigorosissima su ciò che sceglie e fa, abbia detto sì all’idea di danzare con i giovani artisti della compagnia fiorentina, ensemble oggi in formidabile rilancio artistico.

Tutto bene? Assolutamente no. La notizia drammatica arrivata lunedì è che per tentare di salvare il Maggio Fiorentino dai debiti di bilancio tra gli esuberi da tagliare oltre a quelli interni al personale tecnico e amministrativo c’è MaggioDanza. Un prezzo da pagare troppo alto per il balletto italiano. Nato nel 1967, al Corpo di Ballo del Maggio hanno lavorato artisti come Polyakov, Carla Fracci, Margot Fonteyn, Nureyev, Vassiliev, Karole Armitage, Davide Bombana, Elisabetta Terabust, Frédéric Olivieri, Mancini, Derevianko. Francesco Ventriglia, ex danzatore della Scala e coreografo è alla testa della compagnia dal 2010. Commenta: «Sapevamo che la situazione era economicamente difficilissima, mi aspettavo dei tagli, una riduzione per la prossima stagione, non la chiusura. E proprio adesso, quando la compagnia è ricca di coreografi e grandi maestri che ci danno titoli per il nostro repertorio».

Che succede il 10 giugno? Vedremo Guillem?

Il programma annunciato si fa, la chiusura sarà nei prossimi mesi. Sylvie Guillem è venuta a Firenze, ha visto la compagnia e le è piaciuta. Insieme a Forsythe hanno deciso di darci Steptext, un pezzo magnifico. Guillem ha scelto i danzatori: danzerà con Alessandro Riga, Michele Satriano, Massimo Margaria. Sono felicissimi. Sylvie li ha voluti con sé a Nizza per una full immersion nel lavoro. Hanno provato con lei e Ketty Bennett, direttrice del Balletto delle Fiandre ed ex maïtre del Balletto di Francoforte di Forsythe. Un onore per i miei danzatori che scoprono di ballare con Sylvie in una compagnia che sta per chiudere».

Cosa significa porre fine a un ensemble storico come MaggioDanza?

Non è una scelta disastrosa solo per Firenze. Questo stop artistico improvviso è un segno negativo per tutta la danza in Italia. A Bologna non c’è più il Corpo di Ballo, all’Arena sono pochi, a Palermo la situazione è difficilissima, così come alla Scala. Ci sono certo il San Carlo di Napoli, l’Opera di Roma, ma anche Firenze è una realtà importante. Siamo appena stati a Belgrado con grande successo, avevamo in progetto una tournée in Spagna, la critica ci applaude, ci sono coreografi in arrivo. E ora?