Una manifestazione molto animata quella di ieri davanti a Palazzo Vidoni: con i lavoratori del pubblico impiego, accompagnati dai segretari di categoria e confederali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno aspettato invano di essere convocati dentro il ministero per un colloquio ufficiale.

La ministra Marianna Madia si è fatta attendere, e alla fine è comparsa tra la folla di bandiere e fischietti, concedendo alcuni minuti del suo tempo: ma fuori del Palazzo, in piedi, senza dare risposta alla richiesta di incontro che pure i sindacati avevano inoltrato un giorno prima.

«Non basta una passerella in piazza: è ora di aprire un tavolo di trattativa per il rinnovo dei contratti pubblici», hanno protestato i segretari generali di Fp Cgil , Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco.

«I lavoratori hanno un obiettivo chiaro – proseguono – l’apertura immediata delle trattative per il rinnovo del contratto e una riforma della Pa fatta insieme ai lavoratori: con meno sprechi, meno burocrazia, meno gerarchia e più innovazione organizzativa, più investimento in competenze, più partecipazione al cambiamento dei servizi che chiedono cittadini ed imprese».