Valanga di autoisolamenti per precauzione, nel mondo politico europeo e francese, dopo che Emmanuel Macron è risultato positivo al Covid, in seguito a un test effettuato all’apparizione dei «primi sintomi» ieri mattina. Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, i primi ministri di Portogallo, Spagna e Lussemburgo, Pedro Sánchez, Antonio Costa e Xavier Bettel, il segretario dell’Ocse Angel Gurria, che è stato vicino a Macron per la celebrazione dei 60 anni dell’organizzazione lunedì, il primo ministro, Jean Castex (malgrado un test negativo), vari ministri, i capi-gruppo di quasi tutti i partiti che sono stati a pranzo all’Eliseo martedì, Richard Ferrand, presidente dell’Assemblea e molti altri sono considerati «casi contatto» (si è saputo ieri che al Senato un terzo dei senatori ha avuto il Covid).

È facile rintracciare tutti i contatti di Macron stando all’agenda ufficiale, ma non è stato rivelato se il presidente avesse sempre con sé il telefonino e se ha scaricato l’app TousAntiCovid. La moglie Brigitte ha fatto un test – negativo – martedì. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, che ha avuto il Covid, ha inviato ieri auguri di «pronta guarigione» al presidente francese. L’Eliseo ha precisato che Macron «continua a lavorare a distanza». Sarà in isolamento per 7 giorni. Annullato il previsto viaggio in Libano, il 22-23 dicembre. La Francia comincia la campagna di vaccini il 27 dicembre, in linea con la proposta della Commissione Ue.