Di fronte alle violenze fisiche e alle punizioni umilianti inflitte dagli adulti agli adolescenti e ai bambini si comincia finalmente a pensare in Italia ad una legge protettiva dei minori d’età.
Per affrontare bene la questione occorre però allargare subito il campo. Ci sono molte forme di violenza e di punizione da considerare. La più atroce è l’interpretazione che la maggior parte degli adulti adotta, pensando ai minori, del detto di Gesù: «Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te».
Gli umani, lo nota a caldo Giovanni Evangelista, «preferiscono le tenebre», cioè le falsità, le illusioni, le consolazioni. E conseguentemente allevano ed educano i figli, e gli studenti, tenendoli quanto più e quanto più a lungo possibile lontani dalla realtà e dalla verità. Facendo, appunto, agli altri ciò che vorrebbero fosse fatto a loro.
Da qui il grande successo dei demagoghi (costruttori consapevoli di menzogne) nei regimi dittatoriali, e democratici, del passato e del presente.
I bambini e gli adolescenti invece, (se avete gli occhi per vedere), amano la realtà e la verità. Ecco perché, seguitando a riflettere su Gesù (in maniera laica, si capisce: vedi il Vangelo laico secondo Feliciano – l’ebook che ho scritto con Luis Razeto fondatore dell’economia di solidarietà), il Figlio dell’Uomo, spazientito dai discepoli che sgridavano i bambini allontanandoli, disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il Regno dei Cieli» cioè il mondo nuovo possibile.
Pensate che siano frutto della mia immaginazione questi bambini amanti della realtà e della verità? Ascoltate dunque cosa mi ha riferito recentemente un amico di nome Franco Chiarini.
Franco si trova accanto ad una bambina di tre anni e mezzo, ad un funerale. La bisnonna della bambina è morta, è composta sul letto. La bambina la osserva e dice: «Sembra che dorma, ma la pancia non si muove». La mamma della bambina si avvicina ansiosamente alla bambina e le dice: «Sì, la nonna è morta. Ma è salita in cielo, in cielo c’è il Paradiso, ha incontrato zia Angelina, ti ricordi di zia Angelina? si sono abbracciate, e passeggiano sulle nuvole, ci guardano dall’alto e ci proteggono». La bambina la ascolta attentamente, poi le dice: «Si, vabbene, ma la verità qual è?»

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