Com’è lontana la Sicilia. Due anni fa di questi tempi, dalle acque dello Stretto cominciava la lunga marcia di Beppe Grillo. La traversata a nuoto da Reggio a Messina del capo, un po’ Mao e un po’ Mussolini, il bagno di folla, l’exploit alle regionali, il gran salto sul proscenio nazionale.

Ora la musica a queste latitudini è diversa, eccome. Dall’altra parte dello Stretto, in Calabria, tra un po’ si vota per le regionali ed iniziano i dolori a 5 stelle. A dir il vero si è appena votato per il comune di Reggio. E i grillini hanno fatto flop: 1,8% e nessun consigliere eletto. Un tracollo rispetto al 21,4% delle europee di maggio, ancor più sul dato delle politiche, 25,6%. Troppe faide interne, presunti voti taroccati alle primarie via web. E poi il macigno della ‘ndrangheta, l’onta subita di un esponente grillino, fondatore del meet up di San Ferdinando, nel registro degli indagati per fatti di mafia. E, ancora, la «campagna acquisti» di Forza Nuova che, da Crotone e Vibo Valentia, sta raccattando transfughi grillini, provocando non pochi mugugni all’interno del movimento.

Ecco spiegata la crisi a 5 stelle. Che rischia di pregiudicare il voto del 23 novembre. Con esiti nefasti. Perchè alle regionali ci sarà da superare il moloch dell’8%, bizzarro sbarramento per i partiti che non si coalizzano. E l’asticella non sembra alla portata dei grillini, almeno di questi grillini, e alle condizioni date.
Ieri è uscito il primo sondaggio commissionato dal Quotidiano del Sud, realizzato dalla società «Chi Quadro», e il dato è sconfortante per i pentastellati: 3,2%. Peggio è messa solo Rifondazione, con la lista L’altra Calabria, stimata intorno all’1%. Ma quella è un’altra storia.

I grillini di Calabria, dunque, sono sull’orlo del precipizio. E che si inventa l’aspirante presidente, Cono Cantelmi, avvocato catanzarese che forse non avrà tanti voti ma di sicuro c’ha un gran fegato? Il lancio col parapendio. «Da principiante» ammette. L’emulazione del capo avverrà oggi a Praia a Mare, sul Tirreno cosentino. «La Calabria deve avere il coraggio di volare, di superare con un balzo gli ostacoli, di liberarsi delle zavorre che la tengono ancorata alla povertà ed al malaffare. Vuole essere – spiega – un gesto simbolico, per far vedere ai calabresi che il coraggio noi ce l’abbiamo». E di coraggio ce ne vuole, considerato che sarà un esordio: «Non ho mai fatto parapendio in vita mia e – ammette Cantelmi – non nascondo un po’ di preoccupazione e paura, ma in questo momento storico la Calabria ed i calabresi devono superare le paure e lanciarsi in uno splendido volo, proprio come farò io».

Poi il candidato grillino torna a lanciare l’assalto: «Quando saremo nel ‘fortino’ saranno più strettamente politici i gesti che richiederanno coraggio, ma vogliamo dimostrare già ora che siamo pronti a tutto pur di veder volare la Calabria». Sperando che il lancio vada tutto bene e si concluda con un bel bagno in acqua.