All’indomani della riconferma di Antonio Monda alla guida della Festa del Cinema di Roma per un altro triennio è stato presentato il programma della dodicesima edizione dell’evento romano ( 26 ottobre – 5 novembre), che riprende le sezioni, e la natura non competitiva, delle ultime edizioni.Film di apertura, accompagnato dalla sua protagonista Rosamund Pike, sarà Hostiles di Scott Cooper, un «western classico», come lo definisce Monda, del regista che a Roma aveva già portato il suo Il fuoco della vendetta.

Nella selezione di quest’anno, dice ancora il direttore, «ci saranno due fil rouge»: la musica e lo sport. Tra i film della selezione ufficiale vedremo infatti Maria by Callas, In Her Own Words, documentario di Tom Volt sulla cantante lirica, e Trouble No More di Jennifer Lebeau, altro doc dedicato alla fase da cristiano rinato di Bob Dylan, e soprattutto ai tre album da lui pubblicati in quegli anni. E uno degli incontri ravvicinati di quest’anno sarà con il compositore Michael Nyman, mentre sul versante sportivo incontrerà il pubblico romano l’allenatore di basket statunitense Phil Jackson e verrà proiettato Borg McEnroe di Janus Metz.

Solo tre saranno invece i film italiani – «Prendiamo solo i film di cui siamo assolutamente convinti, non credo nella ’quota’ di titoli italiani ai Festival» spiega Monda – e tra questi l’unico in selezione ufficiale è Una questione privata dei fratelli Taviani, che ha di recente debuttato a Toronto. Tra gli Eventi Speciali verranno invece proiettati The Place di Paolo Genovese (il film di chiusura) e Nysferatu – Symphony of a Century di Andrea Mastrovito, remake animato del Nosferatu di Murnau ambientato nella New York di oggi. Sempre tra i titoli della selezione ufficiale arrivano a Roma anche Detroit di Kathryn Bigelow, Last Flag Flying di Richard Linklater, Logan Lucky di Steven Soderbergh e Mademoiselle Paradis di Barbara Albert.

Gli incontri, anche quest’anno, non saranno solo con figure del cinema: alla Festa sono attesi anche lo scrittore Chuck Palahniuk e Fiorello. E poi David Lynch – premio alla carriera che gli verrà consegnato da Paolo Sorrentino – Jake Gyllenhaal (che presenta anche il film di cui è protagonista, Stronger di David Gordon Green), Christoph Waltz, Vanessa Redgrave – che porta a Roma il suo documentario Sea Sorrow – Ian McKellen, Xavier Dolan e Nanni Moretti che, annuncia Monda, «presenterà anche un suo breve inedito».
Nel ventennale della morte di Marco Ferreri, verrà proiettata la versione restaurata di Dillinger è morto, mentre la retrospettiva di quest’anno – al cinema Trevi, curata da Mario Sesti – è dedicata alla «Scuola italiana» sui generi rivisitati o inventati dal nostro cinema e sui suoi grandi «artigiani».