All’America latina nel suo insieme si può estendere ciò che Porfirio Díaz usava dire del suo paese: «Povero Messico, così lontano da Dio e così vicino agli Stati Uniti». A partire dal secondo dopoguerra, e soprattutto dopo la rivoluzione cubana del 1959, l’America del sud è diventata agli occhi del mondo l’antitesi di un capitalismo, quello statunitense, prossimo e prepotente, la culla della rivoluzione possibile. Il fascino esercitato da questa prospettiva sull’opinione pubblica europea, e in particolare sugli intellettuali, è stato, come si sa, straordinario: mentre le classi operaie del vecchio continente abbandonavano via via l’utopia rivoluzionaria, le masse dei...
Alias Domenica
L’utopia latina di Hobsbawm
Mondi. Concentrandosi soprattutto sulle campagne, lo storico marxista cerca una chiave sociale per spiegare gli stili ideologici latino-americani: «Viva la revolucion»