Dopo il successo all’ultima edizione dei David di Donatello con Il traditore, il regista sta lavorando a un nuovo film, L’urlo, una storia molto personale sul fratello gemello Camillo, morto suicida a soli 28 anni nel 1968, che potrebbe essere tra i titoli della prossima Mostra del cinema di Venezia. Con la voce narrante fuori campo de regista, il film raccoglie materiale d’archivio tra cui filmati in Super 8 con lo stesso Camillo Bellocchio, e sequenze dai film di Marco Bellocchio come Salto nel vuoto e Gli occhi, la bocca in cui si affronta il suicidio. Bellocchio Iè anche impegnato nella serie tv Esterno, notte sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro commessi dalle Brigate Rosse, la cui preparazione è stata posticipata dal’emergenza sanitaria. La serie, che è anche la prima di Bellocchio, ripercorrerà i 55 giorni della prigionia di Moro, nel covo di via Fani, da diversi punti di vista (a questa vicenda Bellocchio aveva già dedicato il suo film,Buongiorno notte).
L’urlo prende il titolo, come ha dichiarato lo stesso Bellocchio, dalla reazione della madre quando scoprì il figlio impiccato. «È una storia familiare che affronta la morte di mio fratello ma inizia con la nostra nascita – ha dichiarato ancora il regista – Per questo pure se è un film piccolo è molto complesso».