Raccontare la Cina contemporanea, anche quando viene fatto in modo preciso e puntuale, significa sempre restituire una parte del paese, quella più esposta all’attenzione internazionale, attraverso eventi legati spesso a questioni politiche globali, o ad avvenimenti che segnano un «passo» per poter rappresentare un paese dalle sembianze di un continente.
Finalmente, invece, con Lanterne in volo di Alec Ash (Add editore, pp. 306, euro 18) abbiamo il punto di vista di giovani cinesi, inseriti nella loro vita quotidiana. Sono millennials (trecentoventi milioni di persone) e come tali esplorano le possibilità e le difficoltà di un paese in costante mutamento, potenzialmente foriero di occasioni, ma talvolta crudele nelle sue dinamiche.

ASH RACCOGLIE sei storie di ragazzi e ragazze nati tra il 1985 e il 1990: sono quelli che non hanno conosciuto Mao, che non hanno vissuto Tiananmen. Cresciuti con la legge del figlio unico in un paese che cambia giorno dopo giorno, si confrontano «con una scrupolosa disciplina scolastica e una feroce competizione per avere successo. Come i ragazzi di ogni latitudine vogliono uscire di casa, trovare un lavoro, innamorarsi». Ash, scrittore britannico in Cina dal 2007 come insegnante di inglese in una scuola in Tibet, alterna le loro storie e le racconta nella loro dinamica, associando ai suoi personaggi particolari di natura storica e politica della Cina. I protagonisti del libri arrivano da zone diverse (Mia per esempio dallo Xinjiang, regione nord occidentale a maggioranza musulmana) e questo consente all’autore di contrassegnare anche le grandi differenze tra le regioni del paese.
Attraverso le loro storie Ash indaga la censura, la presenza del governo, l’eterna lotta tra il controllo e il tentativo di evitarlo, l’approccio cinese alla musica, ai tatuaggi e ogni altra novità dei millennials insieme ad altri elementi di vita urbana e non solo. Si tratta di particolari che spesso si perdono nelle cronache del paese, quasi sempre analizzato per la sua forza economica o geopolitica.

EPPURE LA CINA oggi è fatta di questi ragazzi e ragazze, che attraversano la propria vita con la consapevolezza di volersi ritagliare un ruolo. Che in un futuro potrebbero essere la classe dirigente della Cina. È con questo spirito che Ash li ha scelti: capire e perforare quella patina di mistero che aleggia sui giovani cinesi, solitamente descritti come viziati, senza interessi, fannulloni o al contrario fissati e invasati di studio e mille altre attività. Che la Cina sia oggi un laboratorio sociale è fuori di dubbio e il libro di Ash è una ventata d’aria fresca per chi vuole conoscerla oltre i consueti schemi. Per chi poi in Cina ha vissuto Lanterne in volo è un tuffo nel cuore: chi ha calpestato l’asfalto di Pechino nell’arco degli ultimi dieci anni sa bene quali possono essere le sensazioni riguardo a quanto accadeva sulla scena musicale della capitale tra il D22, lo Yugong Yishan e il Mao. L’autore sarà in Italia a presentare il libro: il primo febbraio a Torino alla scuola Holden e il 2 a Milano.