Alla Marvel hanno realizzato i desideri di tanti lettori di fumetti mettendo insieme una formazione da all-star game. Nella scena clou del primo film Avengers, datato 2012, dove Hulk, Iron Man, Occhio di Falco, Vedova Nera, Thor e Captain America si ritrovano in cerchio sullo sfondo delle macerie di una New York in fiamme e si dividono i compiti per fronteggiare l’assalto alieno. Alla base di questa onnipresente invasione di supereroi in costumi bizzarri, c’è tutta la forza della Disney che nel 2009 ha acquistato la Marvel e i suoi personaggi per 4 miliardi di dollari cambiando l’industria audiovisiva facendo segnare nuovi record globali «rendendo il genere supereroico un autentico fenomeno di massa e ridefinendo in senso seriale e transmediale le caratteristiche del blockbuster hollywoodiano» sostiene Diego Del Pozzo, giornalista e storico del cinema, autore del libro Marvel Cinematics Universe. Dal fumetto agli audiovisivi digitali: i film di supereroi tra convergenza mediale e nuova serialità (Cento Autori Edizioni, 288 pagine, 16,50 euro, prefazione di Gino Frezza) un atto d’amore appassionato per i suoi campioni in calzamaglia, collezionati nei «giornaletti» (gli albi colorati comprati da teenager) e analizzati oggi in queste infiniti universi narrativi in continui crossover, mix e spinoff. Il suo libro, facilmente leggibile e assai documentato, ripercorre le radici, le origini e lo sviluppo di questo fenomeno audiovisivo unico, fino alla definitiva consacrazione, evidenziandone le peculiari caratteristiche linguistiche e culturali, senza dimenticare il medium primario dal quale tutto ha avuto inizio, il fumetto, negli Stati Uniti degli anni trenta del Novecento, post grande crisi, «quando gli americani in cerca di certezze e di evasione guardano con interesse crescente alle storie di questi eroi capaci di rassicurarli e, in un certo senso, guidarli in un mondo che sta cambiando velocemente e offre sempre meno punti di riferimento».

Poi con l’uscita nel 1961 dell’epocale primo numero di Fantastic Four, l’albo utilizzato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni) per porre le basi dell’universo fumettistico Marvel, cresciuto nel corso dei decenni grazie a personaggi indimenticabili come gli stessi Fantastici Quattro, Spider-Man, gli X-Men, Daredevil, gli Avengers e tanti altri, capaci di rivoluzionare la pop culture contemporanea, con una serialità degli albi periodici che tende a farsi sempre più prossima al tempo quotidiano del consumo, tra le nevicate nella Big Apple o catastrofici incidenti d’auto.

Basato sulle avventure dei protagonisti della casa editrice americana Marvel Comics, il Marvel Cinematic Universe finora è composto da 23 film realizzati tra il 2008 e il 2019, con un’unica maxi-trama che li unisce di capitolo in capitolo e, al tempo stesso, li lancia già verso il futuro. Ai film s’affiancano una quindicina di serie televisive, distribuite attraverso network tradizionali come Abc o piattaforme streaming come Netflix, Hulu e ora e sempre di più Disney+ e poi videogiochi a ripetizione, nel segno degli attuali sviluppi transmediali. Proprio la capacità di inventare tanti mondi paralleli moltiplicando all’infinito la capacità narrativa, adattando e rielaborando le saghe delle strips, avvolgendo lettori e spettatori, in una trama dalle mille derivazioni che già annuncia l’arrivo di nuovi film (Black Widow, la vedova nera Scarlett Johannson e The Eternals, Gli Eterni con la regia di Chloe Zhao) e miniserie tv (WandaVision con Elizabeth Olsen) sotto l’egida del produttore Kevin Feige, uno dei grandi mogul di questi anni, l’ideatore delle nuove complicate continuity tra galassie.

Con l’arrivo del primo supereroe afroamericano, Black Panther, nel regno di Wakanda e l’annunciato primo guerriero asiatico, Shang Chi (ispirato alla figura di Bruce Lee), protagonista di Shang-Chi and the legend of the ten rings, uscita più volte rimandata e prevista per l’autunno, il 26esimo film di queste saghe stratificate e complesse, fortemente d’attualità per il razzismo e la violenza contro gli asiatici negli States. Sognando sempre più coi supereroi dai poteri magici, per credere di poter dominare qualunque universo, in tempi messi a dura prova da un nemico subdolo, contagioso e invisibile che frusta duramente la socialità umana.